Se tutti sulla Terra saltassero nello stesso momento, che succederebbe?

di Giorgia Lelii
4 Min.

Sfido chiunque di voi a dire che non vi siete mai posti questa domanda. La questione è partita in maniera piuttosto scherzosa nel 2006, quando i promotori del sito per promuovere il World Jump Day (20 luglio) hanno invitato tutti i loro lettori a saltare contemporaneamente per due minuti consecutivi: questo avrebbe, in qualche modo contorto, il problema del riscaldamento globale, spostando la Terra su una nuova orbita

La domanda è stata effettivamente posta dagli scienziati: si stima, infatti, che in circa 1,1 miliardi di anni il sole diventerà così caldo da riscaldare la temperatura della Terra di 120 gradi Fahrenheit (50 gradi Celsius), rendendo impossibile la sopravvivenza di ogni specie. 

Tutta la popolazione umana – che è di otto miliardi di individui, più o meno – radunata insieme in una stessa area occuperebbe poco più della superficie dello stato americano del Rhode Island, che è grande quasi come la Valle d’Aosta (rispettivamente 3140 e 3263 km quadrati). Bisognerebbe rassegnarsi a stare tutti in piedi e non molto larghi, circa 2 persone per metro quadrato, ma il raduno è necessario per evitare che gli effetti dei vari salti sparsi per il pianeta si annullino gli uni con gli altri. 

Neanche con tutti i social media disponibili nei nostri cellulari sarebbe possibile radunare otto miliardi di persone in uno stesso punto: per questa volta, usiamo un po’ di immaginazione e presupponiamolo. Il salto simultaneo non avrebbe una conseguenza significativa sulla Terra, la sua inclinazione, la sua orbita o qualunque altra sua caratteristica. Il peso complessivo di tutti gli esseri umani è trascurabile rispetto a quello del pianeta, poiché gli esseri umani pesano circa diecimila miliardi di volte meno del pianeta.

Dal punto di vista fisico, quello che succede nel salto al pianeta è questo, per quanto suoni leggermente assurdo: dandosi la spinta verso l’alto per saltare, gli esseri umani usano energia per allontanare da loro la Terra. Tralasciando le interazioni tra Terra, Sole e Luna, riusciremmo a “spostare” il nostro pianeta di appena 1 centesimo del diametro di un atomo di idrogeno, ma lo spostamento si annullerebbe subito dopo appena ritoccato il suolo. 

Quando le persone si ritrovano in aria, la Terra si riavvicina leggermente, attratta dalla forza gravitazionale esercitata dai loro corpi: gli esseri umani e la Terra, quindi, si incontrano di nuovo da qualche parte in mezzo.  Il pianeta riceve dunque una spinta in direzione opposta a quella del salto: esso libera molta energia, ma questa si applica su un’area non abbastanza vasta da lasciare più di molta impronta.

In conclusione, cercate pure degli amici che siano disposti a tentare questo esperimento con voi: provate e riprovate, ma otterrete semplicemente uno spostamento di sassolini sul suolo, forse. Ad ogni modo, resta comunque un ottimo allenamento!

Scritto da Giorgia Lelii


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