Giro d’Italia: numerosi i ritiri a causa del Coronavirus

di Christian Sangaletti
5 Min.

Remco Evenepoel, Filippo Ganna e Mattia Cattaneo sono solo alcuni dei tanti ciclisti che si sono ritirati dal Giro d’Italia a causa della positività al Covid-19.

Nella serata di Domenica, la squadra Soudal Quick-Step ha comunicato il ritiro del Campione del Mondo Evenepoel, dopo che quest’ultimo era risultato positivo al coronavirus.

Per lo stesso motivo – il giorno precedente – Filippo Ganna non aveva preso parte all’ottava tappa del Giro, quella tra Terni e Fossombrone.

Il problema del Covid-19 al Giro d’Italia era già stato menzionato qualche giorno prima dell’inizio della competizione e, proprio per questo motivo, la squadra Jumbo-Visma aveva dovuto cambiare i corridori che avrebbero preso parte al Giro.

Il Protocollo dell’UCI e le parole del Presidente del Giro d’Italia

L’UCI (Union Cycliste Internationale) ha stilato un protocollo su come comportarsi in caso di positività al virus nelle corse a tappe:

“In caso di COVID-19 all’interno di una squadra (atleti o membri dello staff), confermato da un test COVID-19, la decisione di isolare il soggetto e ritirarlo dalla gara sarà presa in modo collegiale dal medico della squadra interessata, dal medico di gara e dal direttore medico dell’UCI, sulla base degli elementi clinici disponibili e dei risultati del test COVID. Le conclusioni della perizia medica saranno trasmesse all’UCI, al Presidente del Collegio dei Commissari e agli Organizzatori”.

Protocollo UCI

Nella giornata di Lunedì, il Presidente del Giro Mauro Vegni, si è espresso così sul protocollo Covid:

“Non c’è più il protocollo che c’era prima, ricordiamo tra l’altro che l’Oms non classifica più il Covid come una emergenza sanitaria internazionale. Ciò significa che ogni squadra può fare, se vuole, dei test Covid. Qualcuno può decidere di fermare il corridore per motivi di salute, qualcuno può decidere di farlo continuare. Qua al Giro ci sono stati dei casi Covid dichiarati, non possiamo mettere la mano sul fuoco sul fatto che non ce ne siano stati altri, ma magari non sono stati dichiarati”.

Mauro Vegni alla ‘Gazzetta dello Sport’
Il Presidente del Giro d'Italia Mauro Vegni

Durante l’intervista, Vegni ha espresso anche preoccupazione sul tema del virus all’interno del Giro, annunciando che bisogna tenere alta la guardia:

“Abbiamo mollato un po’ troppo presto l’attenzione: rimetteremo qualche limitazione che era stata abolita, come l’obbligo di portare le mascherine nelle aree in cui si viene a contatto con i corridori, alla partenza e all’arrivo. Non saranno limitazioni al lavoro, ma chiunque vorrà interagire con i corridori dovrà avere la mascherina”.

Mauro Vegni alla ‘Gazzetta dello Sport’

Annunciati altri 5 ritiri causa Covid

Nella giornata di ieri, la Soudal Quick-Step ha annunciato il ritiro di altri quattro corridori, risultati positivi al Covid: si tratta di Mattia Cattaneo, Jan Hirt, Josef Cerny e Louis Vervaeke. Alla squadra belga restano così 3 ciclisti a fronte degli 8 presenti alla partenza del Giro, i tre ancora in gara sono Davide Ballerini, Pieter Serry e Ilan Van Wilder.

Oltre alla Soudal, anche la Corratec-Selle Italia ha annunciato il ritiro di Stefano Gandin, risultato positivo al coronavirus.

Scritto da Christian Sangaletti

Fonti: Gazzetta dello Sport, Il Post, Ansa, AdnKronos, @soudalquickstep – Twitter, @INEOSGrenadiers – Twitter, @corratecSelleIt – Twitter


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