Wetlands: a Venezia, una casa editrice controcorrente

di Costanza Maugeri
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 11 Min.

In occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, istituita nel 1995 dall’Unesco, abbiamo fatto una chiacchierata con Luca Cosentino, Responsabile editoriale e cofondatore di Wetlands. Una casa editrice controcorrente pensata e nata lì, dove la laguna fa dà culla all’attività umana: Venezia. Comprenderemo, insieme, perchè l’ho definita controcorrente ma prima….

Queste sono le radici di Wetlands

Wetlands nasce nel 2021 all’interno di un progetto civico più ampio, ReActiVe. L’idea viene da un gruppo di amici veneziani ed è quella di dare segnali di vitalità da quelli che, spesso, la nostra città trasmette: segnali di vitalità culturale, ma anche produttiva. I nostri primi libri sono usciti nel maggio 2022 con l’obiettivo di divulgare prospettive diverse sul mondo e su Venezia. E in questo senso, Venezia è certamente una delle chiavi per capire la realtà. Pensiamo, ad esempio, ai problemi ambientali, o alle dinamiche neoliberali e capitalistiche che generano fenomeni come l’iperturismo.

In due anni abbiamo pubblicato circa venti libri che, per una piccola realtà no-profit come la nostra, sono tanti. Ci siamo costituiti come impresa sociale perchè vogliamo dare l’idea di non essere mossi da logiche commerciali ma di voler realizzare una missione etica e ideale.

Ho chiesto, quindi, a Luca Cosentino cosa ci stesse dietro il libro, la sua produzione. Che, nel caso di Wetlands, ha un fortissimo legame con la terra da cui nasce – o meglio – con l’acqua della città lagunare.

Un libro può nascere in molti modi: generalmente da manoscritti che si ricevono e si decide di pubblicare o traduzioni di libri di successo che sono stati pubblicati all’estero.

Non è così per noi: nel nostro caso, il 60 – 70% delle volte, il libro viene prodotto e ideato internamente. Cosa intendo? Noi invitiamo degli scrittori, delle scrittrici qui, a Venezia, per dei periodi di residenze d’artista. E, durante questi periodi, lavoriamo insieme a loro per concepire l’opera.

Abbiamo, quindi, un ruolo molto attivo sia nella concezione ideale che in quella materiale del libro. Dopo questa prima fase l’autore o l’autrice fa il proprio lavoro di scrittura e noi, successivamente, lo editiamo e lo pubblichiamo. E’ una scelta di realizzazione del libro che ci contraddistingue: non solo perchè instauriamo un rapporto diretto di cura con lo scrittore e la sua opera, ma perchè ci permette ci consente di seguire una precisa e coerente linea editoriale.

Mettiamo a fuoco i temi che ci interessano nel modo che noi riteniamo giusto e lavoriamo con autori o autrici che sposano il nostro progetto e che sono particolarmente adatti ad affrontare quel tema specifico.

Per le nostre collane, abbiamo selezionato figure dall’altissimo profilo culturale e intellettuale. E con loro programmiamo le attività editoriali.

Il libro e il legame con le “Wetlands”: la produzione a filiera locale

Wetlands
Una fase della produzione

La produzione editoriale ha un impatto non indifferente sull’ambiente, ma Wetlands si dimostra controcorrente:

Noi non facciamo greenwashing, ma cerchiamo di tenere al minimo il nostro impatto ambientale.
Facciamo tutto a chilometro zero e lavoriamo in una dimensione artigianale che si concretizza in una cura concreta del libro. Tutte le figure professionali che curano la grafica e la composizione del libro sono veneziane, compresi gli stampatori. Nella fase di stampa, la carta che inevitabilmente avanza si ricicla. I libri vengono portati in giro per la città con il carrellino, mentre per quanto riguarda la distribuzione nazionale non abbiamo altra scelta che affidarci ai trasporti su gomma.

Nella fase di stampa, collaboriamo alle Grafiche Veneziane, una cooperativa che è anche l’ultima stamperia attiva in città. Ed è per noi un punto di orgoglio sostenere un’attività produttiva a Venezia, una città dove quasi tutto, ormai, è stato soffocato dalla monocultura turistica.

Una realtà come Wetlands sembra, quindi, opporsi a quelle che sono le dinamiche di un mondo globalizzato che si muove, in larga parte, seguendo gli interessi delle grandi multinazionali. E’ essenziale, però, sapere che essa non si chiude in un vuoto provincialismo. Anzi.

Il rapporto con l’acqua, con la laguna è molto presente per noi. Lo si può intuire anche da titoli quali “Oceano”, “Mal di Terra”, “L’arcipelago delle api”, che riecheggiano questo legame. Il nostro rapporto con la laguna ci dà un’identità, ci radica questo territorio.

Ma poi da qui guardiamo verso il mondo, e lavoriamo con scrittori di ogni cultura e provenienza. Attualmente, ad esempio, stiamo lavorando, fra le altre, con una scrittrice giapponese, ma abbiamo radici fortissime anche
in Africa.

Le quattro collane di libri

Wetlands vanta quattro collane che affrontano tematiche diverse.

La prima “Fondamenta” raccoglie libri che raccontano di Venezia in modo molto particolare e originale. “Dopo Napoleone”, ad esempio, di Giandomenico Romanelli, uno dei più rilevanti storici della città, è un libro che abbiamo commissionato espressamente all’autore, perché volevamo gettare una nuova luce sui primi decenni del 1800 a Venezia, un periodo poco studiato e poco menzionato.

Poi abbiamo una seconda collana che si chiama “Mudeche mette in relazione Venezia con altri luoghi, che possono essere reali o dell’immaginario. Ne “Il giaguaro nel canale” Costanza Jesurum, una psicologa ha raccolto tutta una serie di sogni che i suoi pazienti hanno fatto su Venezia, svela l’interessantissima relazione che esiste tra Venezia e il mondo onirico.

La terza è “Barene“, libri di Enviromental Humanitas. Con Federico Luisetti, un professore di Studi Italiani e Scienze Umane ambientali, abbiamo recentemente pubblicato “Essere Pietra. Ecologia di un mondo minerale”, dove nella prefazione di Marco Belpoliti, si legge che “concentrandosi sulla materia litica – tra massi erratici e opere d’arte, tra analisi etnografiche e suggestioni poetiche – Federico Luisetti ci regala, sulle orme di Italo Calvino, un’appassionante riflessione sull’essere pietra. Un testo originale e fondamentale di ecologia politica, che allarga le prospettive e il nostro stesso orizzonte cognitivo.

Luca Cosentino mi ha poi parlato della quarta collana, afterwords, dedicata alla saggistica africana.
È una collana curata dalla scrittrice etiope Maaza Mengiste di cui va molto orgoglioso: “credo che non ci sia nessuno che sta facendo queste cose in Italia in questo momento; e questi libri, creati e scritti a Venezia come la maggior parte dei titoli di wetlands, verranno anche distribuiti sul mercato internazionale”

Quando Maaza mi ha proposto di fare una nuova collana di libri dedicata ai giovani autori africani, non ho esitato un attimo. Il progetto prevede che queste autrici/autori vengano a Venezia per raccontare quello che loro vedono e percepiscono, quello che pensano del nostro mondo occidentale che è sempre troppo chiuso, troppo autoreferenziale.

Capire cosa pensa un ragazzo di Nairobi o di Algeri dei grandi temi che noi occidentali mettiamo al centro del dibattito è
estremamente interessante. Loro hanno delle visioni completamente diverse e sono visioni necessarie, visto che l’Africa è un continente destinato a crescere mentre l’Europa a decrescere.

Ed è proprio partendo dall’ultima novità in casa (editrice) Wetlands che ho chiesto a Luca quali fossero le loro prospettive future.

Anche se ci sarebbero le premesse per crescere, io vorrei che wetlands rimanesse una casa editrice di nicchia e che fa cose di qualità, libri belli, selezionati, originali, necessari. La crescita economica in quanto tale non ci interessa, e non andiamo a cercare il best seller per fare soldi. In questo quindi ci opponiamo al mantra fondamentale del capitalismo, quello della crescita. In wetlands siamo una decina di persone che lavorano a part time, spesso pro-bono, e questa è la dimensione che vogliamo mantenere. 

Wetlands ha qualcosa da dire alla gen z?

Wetlands
Luca Cosentino

Giornata del libro, ho chiesto a Luca Cosentino se avesse qualcosa da dire a noi giovani della Gen Z.

Vediamo un po’ cosa ci ha voluto comunicare!

Io sono molto felice di parlare alle nuove generazioni. wetlands è un gruppo molto giovane – tranne me (ride) – e sono sicuro che i giovani si ritrovano in molte tematiche che noi trattiamo. Il nostro pubblico ideale siete voi. A me piace molto lanciare la palla nel futuro, cercare di intercettare i temi di cui si parlerà. Il libro è un oggetto fondamentale nella storia dell’umanità, è sempre stato così. 

Io credo che i libri siano dei veicoli di diversità, di realtà alternative, degli strumenti attraverso i quali è possibile allargare il perimetro della propria conoscenza e visione del mondo. La cosa peggiore per un essere umano è quella di chiudersi nei propri pensieri. Quando l’essere umano non esce da se stesso e rimane ancorato alle proprie idee e alle proprie convenzioni, quando rifiuta il confronto con l’altro, con la realtà, con un libro, è lì che fallisce. 

Io vedo che una grande parte dei giovani di oggi legge e si informa. E questo mi fa molto piacere. Vedo che molti della vostra generazione continuano a fare quello che facevamo noi ai nostri tempi. Io, ad esempio, da giovane, quando avevo quattro lire in tasca scappavo subito in libreria. E questo mi ha consentito di ampliare i miei confini mentali, così come certamente capita a voi e a tutti coloro che prendono in mano un libro.

Ringrazio ufficialmente Wetlands e Luca Cosentino per la disponibilità e la ricchissima chiacchierata.

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