Usa: l’Intelligence: «grave minaccia alla sicurezza nazionale»

di Mirko Aufiero
5 Min.

La «grave minaccia» sarebbe legata ad una «capacità militare straniera destabilizzante» per gli Usa. Le fonti di ABC News dicono che riguardi la Russia, che vuole «posizionare un’arma nucleare nello spazio»

Mercoledì 14 febbraio il presidente della Commissione Intelligence della Camera dei Rappresentanti statunitensi Mike Turner ha avvertito di una «grave minaccia alla sicurezza nazionale».

Come si legge sul profilo X della Commissione Intelligence, Turner ha reso disponibili le informazioni sulla minaccia a tutti i membri del Congresso e chiesto a Biden di declassificare tutte le informazioni che la riguardano.

«Chiedo al presidente Biden di declassificare tutte le informazioni relative a questa minaccia in modo che il Congresso, l’amministrazione e i nostri alleati possano discutere apertamente le azioni necessarie per rispondere a questa minaccia», prosegue il Tweet della Commissione

Turner non ha fornito ulteriori dettagli sulla questione. Maggiori informazioni sono giunte dalle fonti citate dalle testate internazionali – tra cui CNN, NBC e ABC News – secondo le quali la minaccia avrebbe a che fare con la Russia, intenzionata a «posizionare un’arma nucleare nello spazio».

Le fonti citate da ABC News ritengono che queste armi non sarebbero usate contro la Terra, ma contro i satelliti.

Le parole di Sullivan sulla «grave minaccia» agli Usa

Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha commentato la vicenda nella conferenza stampa di oggi. Sullivan si è rifiutato di fornire ulteriori dettagli, ma ha dichiarato di che era già in programma per giovedì un incontro con la “Gang of Eight” per discutere della minaccia.

Questa espressione fa riferimento ai leader dei due partiti alla Camera e al Senato, e ai massimi esponenti repubblicani e democratici dei comitati di intelligence della Camera e del Senato.

Interrogato dai giornalisti se l’opinione pubblica debba preoccuparsi, Sullivan ha risposto:

«In un certo senso, è impossibile rispondere a questa domanda con un semplice ‘sì’… perché gli americani capiscono che esiste una serie di minacce e sfide nel mondo che abbiamo a che fare ogni singolo giorno, e quelle minacce e sfide vanno dal terrorismo agli attori statali, e dobbiamo affrontarli»

E sull’operato di Biden: «Sono fiducioso che il presidente Biden, con le decisioni che ha preso, garantirà la sicurezza del popolo americano in futuro […] Noi crediamo che possiamo, vogliamo e stiamo proteggendo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e del popolo americano»

Sullivan si è anche mostrato critico verso il comunicato di Turner, dichiarandosi «un po’ sorpreso che il membro del Congresso Turner sia uscito pubblicamente oggi», prima dell’incotro in programma per domani.

«Stiamo discutendo una risposta adeguata»

In un comunicato hanno espresso la propria posizione anche i senatori Mark Warner e Marco Rubio, presidente democratico e vicepresidente repubblicano del Senate Intelligence Committee:

«Continuiamo a prendere sul serio la questione e stiamo discutendo una risposta adeguata con l’amministrazione. Nel frattempo, dobbiamo essere cauti nel rivelare potenzialmente fonti e metodi che potrebbero essere fondamentali per preservare una serie di opzioni per l’azione degli Stati Uniti»

Secondo quanto riportato da Reuters, i due erano stati informati della minaccia già settimane fa.


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