Tutto ciò che devi sapere sulla Legge di Bilancio

di Francesco Cocco
11 Min.

Nell’ultimo Consiglio dei Ministri, il governo Meloni ha varato la bozza della nuova Legge di Bilancio che dovrà essere approvata dal Parlamento entro il 31 Dicembre per poi entrare in vigore ufficialmente dal 1° Gennaio 2023. Quest’anno la Manovra varrà 35 miliardi di euro. Analizziamo ora i punti di questa legge di bilancio.

Abolizione del Reddito di Cittadinanza dal 2024

Il Governo Meloni ha deciso di revisionare il Reddito di Cittadinanza apportando delle modifiche per l’anno 2023 e decidendo di abolirlo dal 2024, per poterlo sostituire con una nuova forma di sussidio che verrà costruita nel corso dell’anno prossimo. Le modifiche per il 2023 prevedono che dal prossimo anno il sussidio durerà 8 mesi, da gennaio ad agosto, per le persone “abili al lavoro“. Questa variazione farà risparmiare allo Stato, tra settembre e dicembre, appena 660mila euro contro gli 8 miliardi stanziati complessivamente.


Gli “occupabili” sono le persone con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, ma che non hanno nel nucleo familiare disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni di età. Secondo l’ultima rivelazione dell’INPS, questi sono 830mila, di cui 173mila possiedono già un reddito di lavoro.

Il governo ha scelto di prorogare la misura per un anno per evitare che l’eliminazione abbia un impatto troppo violento sulla tenuta sociale e sull’economia italiana che per il 2023 dovrà affrontare un’inflazione prevista tra il 17% e il 18%.

Pace fiscale

Norma a firma Lega, il governo ha deciso per lo stralcio delle cartelle esattoriali comprese tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. Ciò significa che i debiti con lo Stato cumulati in questo lasso temporale sono automaticamente annullati.

È stata prevista, inoltre, la rateizzazione dei pagamenti erariali non effettuati nel 2022 per tutti coloro che a causa dell’emergenza Covid, del caro bollette e di difficoltà economiche, non sono riusciti a versare le tasse.

Taglio dell’Iva

Il Consiglio dei Ministri ha deciso di tagliare l’Iva su due categorie di prodotti: i beni per l’infanzia e quelli per l’igiene femminile.

Per entrambi, l’Iva è stata portata al 5%. È un gran passo avanti, soprattutto se si pensa che fino a poco fa la tassazione era al 22%, equiparabile a quella applicata per i beni di lusso. Con il governo Draghi, l’Iva sugli assorbenti era già stata portata al 10%, nonostante fossero in molti a chiedere l’abolizione della cosiddetta “Tampon Tax“.

Pensioni: arriva Quota 103

Già anticipata da un precedente decreto legge, il governo ha deciso di modificare le attuali normative pensionistiche, la famosa “Legge Fornero“, introducendo per l’anno 2023 “Quota 103” che prevede 41 anni di contributi e 62 anni di età, con una decontribuzione del 10% per chi sceglie di continuare a lavorare. Sono inoltre prorogate l’Ape Sociale e “Opzione Donna” a cui sono state apportate alcune modifiche: 58 anni per le donne con almeno 2 figli, 59 con un solo figlio e 60 negli altri casi. Ad ogni modo questa si tratta di una riforma “ponte”, necessaria per poter lavorare su una nuova legge sulle pensioni generale e strutturata.

Dal 2023, inoltre, scatterà la rivalutazione all’inflazione, prevista dalla riforma del 1998 che prevede un rialzo degli assegni pensionistici per far fronte all’aumento delle spese. Inizialmente prevista per il 90% per chi percepisce fino a 2.620 euro lordi mensili, essa si attesterà all’80%. Per le altre fasce di reddito più alte, anche in questo caso, l’incremento sarà al ribasso con un perdita prevista anche fino a 110 euro mensili. Pure le fasce basse non ne gioveranno molto, l’aumento previsto per le pensioni minime infatti è di 46 euro mensili.

A tal proposito Alessio Bertonelli, policy maker di ATPC, ha commentato:

“C’è un ulteriore analisi da fare: quanto spendono i pensionati e quanto spendono i giovani?
Perché dati alla mano gli anziani in Italia non spendono. Le pensioni dunque sono una spesa improduttiva, non fanno girare l’economia, non aiutano il paese a crescere.
Quindi perché aiutare, in questo periodo soprattutto, i pensionati e non la parte produttiva del paese più incline al consumo e quindi al circolo della moneta?

Perché sta qui il punto. Perché già esiste il concetto di scarsità e di utilità, essendo poi l’Italia in crisi perenne ed essendoci stato il covid e successivamente la crisi in Ucraina la situazione si è aggravata notevolmente.
Quindi aiutare la parte improduttiva del paese eclissando totalmente la fascia produttiva è quanto meno irresponsabile e senza visione di insieme”

Altro dato importante da tenere a mente è l’incidenza del sistema di previdenza sociale al 12,33% sulla spesa pubblica, pari a circa 230 miliardi di euro, e un aumento dell’importo graverebbe ulteriormente sulle casse statali. Inoltre, per i lavoratori, fascia produttiva del Paese anch’essa sofferente dall‘aumento dei prezzi, è previsto un aumento del salario irrisorio e garantito solo per i redditi a fascia bassa. Sui giovani, colonne portanti per il futuro e l’integrità del Paese, i provvedimenti a loro sostegno sono quasi assenti, pur avendo problemi e necessità di soluzioni evidenti.

Famiglia e Natalità

Oltre al taglio dell’Iva sui beni per l’infanzia, è stato previsto nella nuova legge di bilancio un aumento dell’assegno universale familiare, che per le famiglie numerose potrà anche raddoppiare, ed è stato introdotto un mese di congedo parentale fino al sesto anno di vita del bambino con una retribuzione all’80% (prima era al 30%). 21 miliardi di euro sono stanziati per aiutare le famiglie contro il caro bollette, mentre ulteriori 500 milioni di euro serviranno per creare una “carta risparmio spesa” utile alle famiglie con un reddito basso.

Lavoro e Flat tax

Nella Manovra è stato stanziato 1 miliardo di euro per favorire le nuove assunzioni dalle imprese. Proposti da tutta la coalizione, in particolare da Fratelli d’Italia sotto la formula di “Più assumi meno paghi“, il governo ha deciso di introdurre degli incentivi per le aziende che decideranno di assumere dipendenti under 36, donne o percettori del Reddito di Cittadinanza.

Aboliti dal governo Gentiloni nel 2017 e fortemente voluti dal Centrodestra, in particolare la Lega, sono stati reintrodotti i buoni lavoro, i voucher per i dipendenti occasionali e stagionali con lo scopo di regolarizzare la condizione di molte persone.

Nella legge di bilancio, inoltre, si è cercato di accontentare le richieste di tutti i partiti della Maggioranza. Richiesto da Lega e Forza Italia, per gli autonomi è stata innalzata la soglia a 85mila euro per la flat tax al 15%.

Tetto al contante e pagamento con il pos

Nella bozza della Legge di Bilancio 2023 sono state inserite due norme molto importanti, soprattutto per quando si parla di “lotta all’evasione fiscale”. Il tetto al contante, di cui si era tanto discusso, è stato portato da 1000 a 5000 euro a transazione. Inoltre, una nuova norma prevederà l’esenzione dall’obbligo di accettare carte di credito e bancomat per scontrini al di sotto dei 30 euro.

Scuola, Università e Giovani

Quasi lasciata ai margini, la scuola non ha avuto molto spazio in questa Manovra: previsti 150 milioni di euro per l’aumento degli stipendi per i docenti, 70 milioni per migliorare le infrastrutture e lo sviluppo, 24 milioni per il trasporto delle persone con disabilità. Principalmente, però, i fondi saranno a beneficio delle scuole paritarie. Il ministero dell’Università e della Ricerca, inoltre, ha disposto lo stanziamento di 1,5 milioni di euro annui per 2023, 2024 e 2025 a favore del programma Erasmus+.

Il Governo ha confermato anche per il 2023 le agevolazioni già previste per l’acquisto della prima casa per i giovani under 36, ovvero: la garanzia del mutuo da parte dello Stato all’80% e l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale. Per i giovani è previsto un lieve aumento dello stipendio, da 19 a 33 euro in più al mese, a seguito del taglio delle tasse sul lavoro: riduzione del 3% per i redditi fino a 20mila euro e del 2% per quelli fino a 35mila.

Stanziati, infine, 5 milioni di euro per la celebrazione dell’Anno Europeo dei Giovani e per la realizzazione di iniziative a valenza nazionale e ispirate ai principi guida della strategia dell’Unione europea per la gioventù e volte a favorire il coinvolgimento e la più ampia partecipazione dei giovani.

Il commento del Presidente Meloni

In conferenza stampa, prima di enunciare i vari punti della Legge di Bilancio, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ci ha tenuto a rivendicare il lavoro fatto e i contenuti della Manovra:

“Abbiamo scitto una legge di bilancio che non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa delle scelte politiche, è una manovra che ricalca e racconta di una visione politica”

Scritto da Francesco Cocco


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