La Svezia è finalmente entrata nella NATO. Dopo mesi di negoziata, la bandiera è stata issata accanto a quelle degli altri 31 alleati.
La Svezia è diventata il trentaduesimo Paese ad entrare nella NATO. Dopo mesi di negoziazioni, che ad Aprile 2023 avevano permesso l’accesso anche alla Finlandia, il processo di adesione si è concluso anche per Stoccolma. A suggellare l’entrata nell’Alleanza, l’innalzamento della bandiera del Paese nordico al Quartier Generale della NATO, a Bruxelles.
La conclusione del processo di adesione è stata permessa dalla ratifica da parte del parlamento ungherese, avvenuto il 26 febbraio. L’Ungheria, come precedentemente la Turchia, aveva infatti posto delle riserve all’accesso della Svezia, cosa che ne ha rallentato l’adesione.
Svezia, Ungheria e NATO
L’adesione della Svezia è il frutto di un lunga serie di attriti con la Russia, che già prima di invadere l’Ucraina aveva minacciato ritorsioni nel caso di adesione da parte dei due paesi nordici. Mosca, infatti, si sente minacciata dalla presenza della NATO ai suoi confini, consolidatasi con il progressivo accesso all’alleanza da parte dei paesi dell’Est Europa. Tra di essi anche l’Ucraina aveva manifestato tale volontà, eventualità per ora remota.
Gli attriti con la Russia si sono intensificati ulteriormente nel 2022, già nelle settimane precedenti allo scoppio della guerra. Ai tempi, la portavoce del Cremlino Zakharova aveva già minacciato pesanti risposte all’ipotesi che Finlandia e Svezia entrassero nella NATO. Ad oggi, ad accesso avvenuto, la Russia non sembra aver reiterato le minacce, sebbene ne rimanga infastidita. Da una parte la consolidazione NATO rappresenta agli occhi dell’Occidente una sicurezza, nonostante le parole del former President Trump. Dall’altra la Russia continua la sua guerra con l’Ucraina, la quale necessita dell’appoggio occidentale.
La tensione internazionale, aggravata ulteriormente dalla guerra tra Israele e Palestina, tende a non diminuire. A questo si aggiunge un’aggressività crescente della Francia, che ormai da due settimane parla apertamente della realtà non escludibile di un confronto con Mosca. La perdita di Kyiv, a detta di Parigi, metterebbe il Paese in condizioni di pericolo che non si possono non considerare.
Turchia e Ungheria, perché il braccio di ferro?
La Svezia è entrata nella NATO dopo la ratifica da parte della Turchia e dell’Ungheria del trattato di adesione. Negli ultimi mesi sono i questi due i paesi ad aver rallentato il processo di adesione. I motivi dell’intransigenza, poi venuta meno, turca e ungherese non sono solo economici, ma anche politici.
Per la Turchia, l’accesso della Svezia (come quello della Finlandia) era soggetto a delle garanzie di sicurezza da parte del paese scandinavo. Secondo il Presidente Erdogan, i Paesi nordici sarebbero “vivai del terrorismo”, riferendosi ai kurdi del Pkk. Per tale ragione, Ankara ha richiesto l’astensione alla Svezia e alla Finlandia dal sostenere “i gruppi terroristici che minacciano Ankara”. La posizione della Turchia ha avuto grande peso, anche in considerazione del ruolo che Ankara gioca nell’alleanza, all’interno della quale detiene il secondo posto in termini di capacità militari, seconda solo agli Stati Uniti.
Dall’Ungheria, invece, venivano accuse ai paesi nordici sulla considerazione che questi avevano sullo Stato di diritto del Paese dell’Est Europa. La scioglimento del nodo tra Stoccolma e Budapest è arrivato venerdì 23 febbraio 2024 con la firma di un accordo militare tra i due paesi.
Concluse le procedure di invito ufficiale da parte del Segretario Generale dell’alleanza, la Svezia è ufficialmente entrata a farne parte.
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