San Nicolò, il folklore alpino tra Bene e Male

di Alessia Giurintano
4 Min.

La festa di San Nicolò è tipica della zona alpina italiana, per la parte germanofona. Si festeggia inoltre: a Bolzano, a Trieste, in Alto Adige, a Canazei, a Caldaro, fino in Friuli e in Veneto!

In Friuli come in Trentino Alto Adige, la tradizione dei Krampus è davvero molto sentita.

Questo evento si realizza tradizionalmente il 5 dicembre.

La festa ha origini lontane, e mette insieme folklore e senso etico. San Nicolò, infatti, è posto a rappresentanza del Bene. A lui si oppongono i Krampus, incarnazione del Male.

I Krampus, ossia i diavoli, sfilano con San Nicolò, e nel tragitto rincorrono i bambini disobbedienti.

Una fra le tante leggende, racconta che in un villaggio alpino colpito da una provante carestia, le famiglie locali si travestirono da diavoli, utilizzando corna e pelli delle ultime capre macellate, per depredare il paese vicino.

Uno di loro però non riuscì, successivamente, a spogliarsi della maschera: questo venne considerato un segno del Male, una punizione del singolo per la collettività.

Per esorcizzare il paese dalla presenza maligna, venne chiamato proprio San Nicola, che riuscì a cacciare il Male, e per questo venne celebrato con una danza comunitaria.

Krampus, la maschera del disordine che sfila accanto a San Nicolò

Il Krampus è una figura folklorica, di natura antropomorfa e la cui origine non è ancora ben definita univocamente.

Infatti, ha origini pagane, ma più recentemente è stata connessa alla tradizione cristiana, nella figura di Krampus, il servitore del vescovo San Nicola.

Il Krampus rappresenta il Male, che punisce i bambini incorreggibili. Di contro, San Nicola è colui che premia i più bravi ed educati.

La maschera, è di color marrone, con abbondante peluria sul viso. Nella parte inferiore, invece, sono presenti zoccoli di capra (fedele alla rappresentazione folklorica).

Indossano catene e ruten, cioè fasci di rami di betulla che fungono da fruste. Le catene, invece, simboleggiano il legame del maligno con la Chiesa Cattolica:

https://youtu.be/-I6CXI8bI9A?si=Ad-DM1JcZys30F1J

San Nicola e Santa Claus, la trasposizione etimologica

Nel IV secolo esisteva un vescovo, Nicola, che viveva nella città di Myra. Era conosciuto per la sua magnanimità.

La leggenda narra che egli abbia aiutato un padre in difficoltà, donandogli del denaro in tre sacchetti per poter far sposare le sue tre figlie.

Il nome “Santa Claus” altro non è che una deformazione di Sanctus Nicolaus.


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