Lo scorso 8 dicembre è venuto a mancare un’icona del cinema statunitense degli anni ’70: Ryan O’Neal. L’attore, affetto da tempo da una grave malattia, ha rappresentato una piccola ma importante parte di storia del cinema statunitense, donando ruoli ancora oggi ricordati e studiati. In memoria di egli, ripercorriamo, anche per chi non lo conoscesse, la carriera dell’attore, con i film che lo hanno reso grande.
Il debutto e il primo grande successo
Ryan O’Neal debutta al cinema nel 1962, in un ruolo minore del film di Arthur Hiller Il ranch della violenza. Il successo arriva, tuttavia, sul piccolo schermo, e in particolare nella soap ABC Peyton Place, in cui, dal 1964 al 1969, O’Neal interpreta il personaggio di Rodney Harrington. La soap lancia l’attore verso la consacrazione, che arriva con il film Love Story (1970) di Hiller. La pellicola, che segue la storia d’amore di due giovani studenti, fa ottenere all’attore una candidatura come miglior attore agli Oscar 1971 e la vittoria del David di Donatello come miglior attore straniero.
L’ascesa e l’incontro con Kubrick
Soltanto tre anni dopo, il celebre regista Peter Bogdanovich (L’ultimo spettacolo, 1971) sceglie Ryan O’Neal e sua figlia Tatum come protagonisti di Paper Moon, film che vale alla piccola Tatum, di soli dieci anni, la vittoria dell’Oscar come miglior attrice non protagonista. Ryan, intanto, diviene tra gli attori più ricercati del tempo: Rocky Balboa e Michael Corleone sono soltanto due dei ruoli per cui O’Neal fu pensato, almeno stando a quanto si racconta. È tuttavia il leggendario regista Stanley Kubrick a scegliere l’attore per il suo capolavoro Barry Lyndon, nel 1975. Il film, che narra la vita di un giovane irlandese e la sua ascesa nell’aristocrazia inglese, rappresenta ancora oggi il film probabilmente più rappresentativo della carriera di O’Neal.
Il declino ed il ritorno in televisione
La fine degli anni ’70 delinea l’inizio di un lento declino per la carriera di Ryan O’Neal che, pur continuando a recitare sul grande schermo, decide di tornare, vent’anni dopo l’ultima volta, ad interpretare un personaggio in una serie televisiva, Small Sacrifices (1989).
Gli ultimi anni
Gli anni 2000 vedono un’attività sempre più ridotta, soprattutto a causa della diagnosi di una leucemia mieloide cronica e, successivamente, di un cancro alla prostata. L’ultima apparizione in assoluto risale al 2015, quando Ryan O’Neal interpreta, dopo ben otto anni di assenza, un piccolo ruolo nel film Knight of Cups, del maestro Terrence Malick.
Si è spento a Los Angeles, e con lui se ne va inevitabilmente un piccolo pezzo di storia del cinema.
Scritto da Emanuele Fornito
Le foto presenti in questo articolo provengono da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se un’immagine pubblicata risulta essere protetta da copyright, il legittimo proprietario può contattare lo staff scrivendo all’indirizzo email riportato nella sezione “Contatti” del sito: l’immagine sarà rimossa o accompagnata dalla firma dell’autore.