Il Festival di Sanremo, giunto alla sua 74esima edizione, ci accompagnerà dal 6 al 10 febbraio 2024. Sapevi che esistono molti altri premi di Sanremo?
Culmine della carriera per molti, e trampolino di lancio per altrettanti, aver trionfato all’Ariston è un privilegio che pochi possono vantare. La storia, però, ci ha insegnato che anche i perdenti possono essere premiati.
Non verrà consegnato loro il rampante Leone d’oro con palma, né il nome verrà inciso sull’albo dei vincitori, ma sono tanti altri i premi che un artista in gara può conquistare. Li conosci tutti?
Premio della Critica “Mia Martini”
Ideato da Giò Alajmo, Cristina Berretta e Santo Strati, il Premio della Critica viene assegnato ogni anno a partire dal 1982.
Nato come riconoscimento informale da parte di critici e addetti della sala stampa, tale trofeo venne istituzionalizzato dopo una sola edizione, diventando uno dei capisaldi della kermesse.
A fregiarsi più volte del titolo – inizialmente una targa d’argento, e solo dal 2019 un leone appoggiato su una chiave di sol – sono Patty Pravo, Daniele Silvestri e Mia Martini, con 3 assegnazioni ciascuno. Ed è proprio alla cantante calabrese che questo premio è stato dedicato a partire dal 1996.
Premi per il miglior testo e la miglior composizione
Coppia fissa dal 2013 fanno i premi Sergio Bardotti e Giancarlo Bigazzi. Rispettivamente destinati al miglior testo e al miglior arrangiamento, sono assegnati dalla commissione musicale del Festival in forma di targa, anche stavolta recante il solito leone sanremese.
D’ispirazione per i riconoscimenti sono stati proprio gli stessi Bardotti e Bigazzi, produttori discografici e parolieri fra i più celebri della canzone italiana.
Data anche la loro giovane istituzione, nessun artista è stato in grado di bissare il successo in queste categorie.
Premio “Lucio Dalla”
Il premio Lucio Dalla viene assegnato ogni anno dai giornalisti presenti alla manifestazione, e ha l’obiettivo di valorizzare l’arte e la cultura del canto e della musica d’autore.
Dedicato all’eclettico genio bolognese, la sempreverde chiave di violino è il simbolo di cui l’artista più apprezzato dalla stampa potrà fregiarsi.
Fresco del nuovo millennio, solo Colapesce e Dimartino sono stati capaci di registrare (2021 e 2023) un doppio trionfo.
Premio alla carriera
Spesso passato “in sordina”, il Premio Città di Sanremo celebra le carriere più prestigiose del panorama artistico-musicale nostrano.
Non soltanto destinato ai performer in gara, diversi appartenenti al mondo “dietro le quinte“ sono stati investiti dell’ennesimo leone sanremese. Parliamo di direttori d’orchestra, autori e persino produttori, ma non solo: anche Fiorello e lo stesso Amadeus ne sono stati insigniti, nel 2021 e nel 2022.
Fra gli artisti, però, spiccano i due successi per parte di Nilla Pizzi, prima storica vincitrice del Festival, e dei Ricchi e Poveri.
Premi Enzo Jannacci e Cover
Se il primo viene conferito alla migliore interpretazione della gara, il Premio delle Cover rappresenta lo zenit della serata duetti.
Assegnato a decorrere dal 2011, quest’ultimo vede l’italo-albanese Ermal Meta segnare il record di trionfi (due, nel 2017 e nel 2021). Al contrario, il cosiddetto NuovoIMAIE – acronimo di Istituto mutualistico per la tutela degli artisti interpreti ed esecutori – non annovera alcun bis.
Premio Lunezia
L’unico premio di cui conosciamo il vincitore è il riconoscimento Lunezia, che ogni anno s’impegna a valorizzare le composizioni musico-letterarie del nostro Paese.
Consegnato a cadenza annuale sin dal 1996, e già patrocinato dal Ministero della Cultura, una commissione di esperti valuta i brani in gara prima dell’inizio della kermesse, e lo fa seguendo i rigidi dettami del loro manifesto.
A trionfare quest’anno sono stati i Negramaro, ai quali verrà consegnata la simbolica mezzaluna da cui il nome.