Poveglia, l’isola veneziana infestata dai fantasmi

di Giorgia Lelii
5 Min.

Nella laguna sud di Venezia, di fronte a Malomocco, c’è Poveglia: sette ettari di terra che costituiscono l’isola più infestata al mondo, superando quella britannica di Wight. Ma quali eventi hanno portato a queste credenze sull’isola? Perché i turisti hanno il divieto di visitarla?

Dalla fine del ‘700 fino a metà del ‘900 l’isola divenne luogo di quarantena per uomini e merci. in seguito, diventò un lazzaretto, dove i malati di peste soggiornavano: una volta morti, spesso venivano bruciati e sepolti in fosse comuni. E’ proprio qui che le leggende iniziano: gli spiriti dei bruciati non mancano di far sentire la loro presenza.

Nel 1922 un edificio fece la sua comparsa sull’isola: ancora oggi la sua funzione è sconosciuta, e nessun sopravvissuto può raccontarla. Si pensa, tuttavia, che potesse essere un ricovero per anziani, come manifestano alcuni archivi storici. Ma la leggenda ruota intorno ad un possibile manicomio (“reparto psichiatria” su una pietra tuttora presente tre le rovine dell’isola).

Infatti, molti dei suoi pazienti subirono torture atroci: una delle più conosciute è la lobotomia, oltre ai fantasmi degli appestati. Il dottore svizzero Sarles fu il primo a praticare una rozza forma di lobotomia, nel 1890: cavò parti del lobo frontale attraverso sei fori praticati nel cranio. Il karma esiste, e lo ricompensò delle sue azioni. Oltrepassata la linea di confine tra ragione e follia, il medico si gettò dal vecchio campanile, ma non morì per la caduta. Secondo la testimonianza di un’infermiera presente al suicidio, mentre l’uomo giaceva al suolo una misteriosa “nebbia”, improvvisamente alzatasi dalla terra, avvolse il suo corpo per poi penetrare nel naso fino a soffocarlo.

Nel 1968, l’isola divenne proprietà del Demanio, ma alcuni visitatori curiosi che l’hanno esplorata negli ultimi decenni raccontano di aver visto le anime erranti degli ospiti dell’edificio vagare tra i corridoi ormai deserti o giurerebbero di aver sentito voci e lamenti provenire da questi luoghi spettrali.

Non mancano i guastafeste. Lo studioso di storia veneziana Alberto Toso Fei chiarisce che le navi di appestati in quarantena sull’isola a fine Settecento furono solo due. Di morti venti, di cui si sanno anche nomi e cognomi. In laguna c’erano altre isole che fungevano da ospedali psichiatrici, come San Servolo o San Clemente, ma non Poveglia.

L’isola ha anche una storia televisiva. Vi è una puntata della serie “Ghost Adventures” (Cacciatori di fantasmi) girata a Poveglia e andata in onda nel 2009. Poi, un episodio del 2001 della trasmissione “Scariest Places on Earth“, condotta dall’attrice Linda Blair, la protagonista del celebre film “L’Esorcista“.

Il 17 luglio 2016 un gruppetto di audaci ragazzi americani si fa portare sull’isola da un taxi veneziano, verso l’imbrunire. I cinque hanno intenzione di scattare fotografie con la tecnologia dei raggi infrarossi, e registrare qualsiasi suono di origine paranormale con una apparecchiatura particolarmente sensibile. Qualcosa di non ben definito avviene nelle ore successive, perché un navigante solitario che attraversa il canale verso la mezzanotte, sente delle urla disperate provenire da Poveglia: “Ghosts, Ghosts!!“.

L’uomo avverte i vigili del fuoco, che accorrono a salvare i ragazzi, terrorizzati per aver udito lamenti, rumori di catene, voci non identificabili. Erano talmente agitati da essere portati addirittura in Pronto Soccorso, dove raccontano ad alcuni giornalisti la loro agghiacciante avventura.

Terrificante. Ci andreste?

Scritto da Giorgia Lelii


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