Pillola anticoncezionale gratis: arriva il no dell’Aifa

di Chiara Caruso
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 4 Min.

La pillola anticoncezionale non diventerà gratuita: questa la decisione presa mercoledì scorso dall’Agenzia Italiana del Farmaco.

La decisione

Mercoledì 5 ottobre l’Aifa si è riunita per discutere della rimborsabilità dei contraccettivi orali per le donne sotto i 25 anni. Il risultato, purtroppo, è stato un nulla di fatto: verrà mantenuta in vigore un’istruttoria che non riconosce la pillola anticoncezionale come un farmaco essenziale e quindi fornito gratuitamente. Questa rimarrà quindi classificata semplicemente come un “farmaco di fascia C“, ovvero a carico del soggetto che ne richiede l’impiego.

Inoltre gli organi direttivi dell’Agenzia Italiana del Farmaco sono in scadenza a novembre: non è scontato che i nuovi porteranno avanti la discussione avviata ormai anni fa.

Le motivazioni

Il perché di tale decisione, secondo La Stampa, è da ricercarsi nei costi per la spesa farmaceutica pubblica. Anche se le aziende produttrici avessero acconsentito a ridurre i prezzi per venire incontro all’Italia, lo sconto non avrebbe superato il 30% per un mercato che, attualmente, conta circa 200 milioni di euro.

La sorpresa e l’indignazione dall’Italia

Per molti nel mondo accademico e politico la gratuità della pillola era ormai cosa fatta, mancava solo l’ufficialità. Lo stesso ministro Speranza si era dichiarato fiducioso a riguardo:

Sulla rimborsabilità della pillola contraccettiva l’Aifa ha avviato una procedura, non da oggi ma da molto tempo, in questa direzione. E’ una procedura che ha bisogno chiaramente di tempi tecnici. A me sembra che la direzione di marcia sia una direzione giusta, e tra l’altro è una direzione già assunta da alcune Regioni e da altri paesi europei.

Invece mercoledì scorso proprio l’Associazione italiana del farmaco ha sorpreso tutti. Anche sul web la situazione è presto degenerata: sono innumerevoli i messaggi di polemica di donne che sui social raccontano la propria esperienza.

La situazione in Italia e in Europa

Secondo i dati dell’Agenzia Italiana del Farmaco sono 2,5 milioni le donne sotto i 25 anni che ricorrono quotidianamente alla pillola anticoncezionale. Ad oggi solo quattro regioni acquistano con i propri soldi la pillola e permettono di ottenerla gratuitamente nei consultori: Toscana, Puglia, Lombardia ed Emilia-Romagna. Un riscontro positivo dall’Aia avrebbe significato la possibilità per milioni di donne di richiedere i contraccettivi orali gratuiti direttamente in farmacia.

Ma come si comporta il resto d’Europa? In Francia la pillola anticoncezionale è gratis per tutte le donne con meno di 25 anni solo da quest’anno ma già dal 2013 le ragazze tra i 15 e i 18 anni non la pagano. Il Portogallo, invece, fornisce gratuitamente l’anticoncezionale a tutte le persone che ne fanno richiesta mentre la Slovenia sancisce il diritto alla contraccezione nella propria costituzione.

Scritto da Chiara Caruso


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