Cos’è il Codacons e perché ce l’ha con Fedez?

di Sofia Ciatti
6 Min.

Cos’è il Codacons?

Il Codacons è il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, ovvero una grande associazione senza fini di lucro sorta nel 1986 in difesa dei consumatori e dall’ambiente.

Si tratta di un ente autonomo con diverse sedi sparse sul territorio nazionale e numerosi associati individuali, che si pone come punto di riferimento per molte altre associazioni più piccole che decidono di aderirvi (infatti viene comunemente definita una “associazione di associazioni”). Il suo presidente è Carlo Rienzi.

Il Codacons si propone di tutelare diritti e interessi di utenti e consumatori controllando l’operato dei soggetti pubblici e privati attraverso l’azione giudiziaria.

Tra le campagne intraprese in difesa della comunità e del singolo si ricordano quelle contro i rincari autostradali e delle bollette telefoniche, nonché le iniziative in favore del divieto di fumo nei locali pubblici e della chiusura dei centri storici al traffico privato.

Fedez e il Codacons: l’inizio di tutto

I contrasti legali tra il rapper e il Codacons iniziano circa tre anni fa: il casus belli è una raccolta fondi che Fedez e la moglie, l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni, avviano durante la prima e flagellante ondata di Covid che investe il nostro Paese, in particolar modo la Lombardia.

Fedez e Chiara Ferragni, tramite l’associazione The Ferragnez, lanciano un appello sulla piattaforma GoFundMe, invitando fan e seguaci a fare una donazione.

Abbiamo pensato di aiutare l’attivazione di una nuova terapia intensiva presso l’Ospedale San Raffaele di Milano”, si legge nel comunicato di presentazione della raccolta fondi.

In questo momento le attrezzature necessarie per triplicare i posti letto di terapia intensiva e subintensiva sono ventilatori, dispositivi di ventilazione non invasiva, monitoraggio emodinamico, monitor”, continua la nota.

Anche una piccola donazione può fare la differenza. Siamo in stretto contatto con i medici dell’ospedale San Raffaele di Milano. I fondi raccolti saranno direttamente devoluti all’ospedale per il rafforzamento della terapia intensiva”.

Nel frattempo, anche il Codacons lancia un’iniziativa affine, che però, secondo quanto affermato da Fedez sui social, servirebbe a finanziare unicamente le attività del Coordinamento stesso, senza renderlo noto.

Contestualmente, il Codacons decide di indagare sulla raccolta promossa da Fedez e Chiara Ferragni, viste alcune “criticità” della piattaforma di crowdfunding GoFundMe.

Codacons

Le altre querele

Il 19 gennaio scorso, Fedez ha annunciato via social di aver vinto una delle innumerevoli battaglie legali contro il Coordinamento.

Il Tribunale di Roma ha infatti rigettato la richiesta di risarcimento avanzata in sede civile dal Codacons nei confronti del rapper, accusato dall’associazione di averla diffamata.

Vi ricordate il Codacons che mi aveva querelato e denunciato e chiesto a risarcimento danni per oltre un milione di euro? Ecco il tribunale ha detto: Codacons chiedete un milione di euro a Federico? Col cazzo! E soprattutto li ha condannati a risarcire di spese legali: 20 mila euro. Grazie Codacons!”, ha detto Fedez sui social.

Il caso Eleonora Daniele

Non è chiaro a quale delle tante cause in corso con il Codacons si riferisse il rapper, probabilmente a quella legata ad un’affermazione di Eleonora Daniele, conduttrice di “Storie Italiane” sulla moglie Chiara Ferragni nell’ottobre del 2020: “Ma una così seguita dai ragazzi, dai giovani… sbaglio o non le ho sentito dire nulla riguardo al Covid?”.

Eleonora Daniele non ha esattamente chiaro cosa ha fatto mia moglie in questo periodo, che inoltre non ricopre un ruolo pubblico come lei che viene pagata dallo Stato per un servizio e dovrebbe informarsi meglio”, aveva scritto Fedez su Twitter.

Le racconto io cosa ha fatto mia moglie con me: abbiamo dato vita, grazie anche allo sforzo di tante persone, all’unica opera straordinaria di terapia intensiva fatta sul territorio milanese durante la pandemia”.

Fedez è poi passato all’attacco del Codacons: “Il Codacons ha istituito una raccolta fondi con la dicitura ‘dona al Codacons per l’emergenza Coronavirus’. Quindi chi donava pensava che i soldi andassero all’emergenza sanitaria. Invece purtroppo i soldi finivano nelle tasche del Codacons e se non ci fossi stato io a farlo notare a tutti, ci sarebbero stati degli sprovveduti che avrebbero dato i soldi a queste persone”.

Proprio in concomitanza di queste affermazioni, il Codacons aveva presentato una (né la prima né l’ultima) querela.

Codacons

Sanremo

Poco meno di un mese fa, dopo che Fedez, nel corso della seconda serata del Festival di Sanremo, si è rivolto  in modo diretto e polemico al Codacons con un brano rap eseguito in freestyle, il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, ha commentato in modo sarcastico la performance del rapper dicendo che “al di là della scarsa qualità musicale, la canzone’ ci è piaciuta. Vogliamo ringraziarlo per aver portato una associazione dei consumatori al centro del Festival, dando così spazio a chi tutti i giorni si batte per la difesa dei diritti degli utenti“.

Ciao Codacons, guardo come mi diverto“, ha intonato all’Ariston il rapper, ancora una volta esultando per la vittoria ottenuta in Tribunale proprio poche settimane fa.

Scritto da Sofia Ciatti


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