Evoluzione e Rivoluzione: Le origini della “festa” delle Donne

di Dudnic Radu
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 5 Min.

La giornata internazionale della donna (International Women’s Day), celebrata l’8 marzo, ha radici profonde nei movimenti femministi che hanno lottato per i diritti politici (diritto di voto), sociali ed economici delle donne (pari condizioni di lavoro). Originariamente, questa giornata è celebrata in date diverse nei vari Paesi. L’8 marzo però diventerà la data ufficiale, portatrice di un simbolo più che di una festività. Ma siamo sicuri di sapere il perché di questa data? Ripercorriamo insieme la storia della festa della Donna.

La ricorrenza è popolarmente celebrata come un’occasione per festeggiare o ricevere fiori, in particolare le mimose. Dal punto di vista sociale però, la “festa” della Donna è molto più di una semplice festa; poiché invita a riflettere sulle conquiste ottenute dalle donne e sulle discriminazioni e le violenze che ancora oggi devono affrontare. L’8 marzo acquisisce un significato politico, ricordando le conquiste del movimento femminista e rivendicando i diritti non ancora acquisiti dalle donne.

L'attaccante di 14 anni, Fola La Follette, e Rose Livingston

Festa della donna: la vera storia

Nell’ambito del movimento femminista, collocato tra la fine del ‘800 e l’inizio del ‘900, la celebrazione ha avuto origine come una manifestazione “di parte”, accolta principalmente dalle donne di orientamento socialista e comunista. Solo nell’ultimo secolo, per non dire decenni, è stata abbracciata da più correnti politiche.

Differenti scenari avvalorano la tesi secondo cui la celebrazione della festa internazionale della Donna ebbe origine dall’incendio della fabbrica Triangle di New York (1911), ma quest’ultima è da considerare falsa. Una protesta cruciale avvenuta negli Stati Uniti, ha avuto luogo nel 1908 a New York. Questa marcia vede circa 15.000 donne manifestare per chiedere la diminuzione delle ore lavorative, l’aumento dei salari e il diritto di voto.

Marcia che fa spazio, nel 1909, all’idea di dedicare una giornata alle lotte per l’emancipazione femminile, anche se soltanto con lo scopo principale di sensibilizzare l’opinione pubblica. Il Partito socialista degli Stati Uniti scelse come data l’ultima domenica di febbraio. Deliberatamente le idee del movimento si diffondono rapidamente anche in Europa come simbolo delle lotte femminili per l’uguaglianza e la giustizia.

La prima “festa” della donna celebrata l’8 marzo

Durante la seconda conferenza internazionale delle donne socialiste a Copenaghen, nel 1910, emerse l’idea di istituire una giornata internazionale dedicata alle donne. L’obiettivo principale di questa proposta era promuovere i diritti delle donne in tutto il mondo. La prima festa della Donna ufficiale è stata celebrata il 19 marzo 1911 in Danimarca, Austria, Germania e Svizzera. Data in cui le donne hanno partecipato a manifestazioni pubbliche e scioperi per chiedere la fine della discriminazione sul lavoro, il diritto di voto, il diritto al lavoro.

fotografia in scala di grigi di donne che marciano

L’8 marzo, come data per la celebrazione della giornata delle donne, fu scelta casualmente nel 1914 in Germania, essendo una domenica. Tuttavia, fu istituita nel 1921 dalla Conferenza delle donne comuniste a Mosca. Questa data fu selezionata in ricordo della rivolta del 1917 della odierna San Pietroburgo, che portò al rovesciamento dello zar. Le donne erano particolarmente numerose tra i manifestanti, poiché molti uomini erano impegnati nella Prima guerra mondiale.

Un’anno dopo l’ufficializzazione, nel 1922, per iniziativa del Partito Comunista, anche l’Italia celebrò il suo primo 8 marzo. L’ascesa al potere del regime fascista nello stesso anno pone però fine sia alla celebrazione che alle battaglie per l’emancipazione femminile. Riacquisiscono successivamente valore nel secondo dopoguerra.

Andiamo più indietro

Le origini del femminismo possono essere tracciate fino alla Rivoluzione francese, con figure come Olympe de Gouges e Mary Wollstonecraft, che hanno posto le basi per le rivendicazioni dei diritti delle donne.

«La Donna nasce libera e rimane uguale alluomo nei diritti. Le distinzioni sociali possono essere fondate solo sull’utilità comune».

Il movimento femminista ha guadagnato slancio nel XIX secolo, con attiviste come Elisabeth Cady Stanton e Susan B. Anthony che hanno lottato per i diritti civili e il suffragio femminile negli Stati Uniti. Lo stesso in Italia, per figure come Anna Maria Mozzoni e Anna Kuliscioff. I diritti delle donne, compreso il diritto di voto e la tutela del lavoro femminile si fanno spazio instillando una posizione nella società più rimarcata e differenziata. Anche se la strada da percorrere è ancora lunga, l’onda di questo movimento si sta instillando in uno tsunami nella società odierna e nei giovani di oggi.

gruppo di donne che guardano all'indietro


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