JFK: il Presidente più giovane degli Stati Uniti.

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 5 Min.

Cattolico e di origine irlandese, Kennedy è stata una delle figure storiche più importanti della seconda metà del novecento. Con il 35° Presidente degli Stati Uniti, il mondo (e la guerra fredda) ha vissuto momenti di intenso cambiamento e di alta tensione, proprio come successe a Cuba nel 1962. Chi era John Fitzgerald Kennedy? Cosa l’ha reso così importante?

Nato nel 1917 a Brookline, Massachusetts, John F. Kennedy si laureò ad Harvard 20 anni dopo, per poi arruolarsi in Marina e combattere durante la seconda guerra mondiale. Alla fine della guerra Kennedy decise di aderire al Partito Democratico e di candidarsi, nel 1946, alla Camera dei Rappresentanti, dove prese un seggio; nel 1952 prenderà un seggio al Senato.

JFK, la storia del presidente più giovane degli Stati Uniti

I problemi fisici lo tennero lontano dal Senato per qualche tempo, considerando diverse operazioni alla colonna vertebrale e un’infezione quasi fatale causata dalla placca metallica inserita. In questo periodo pubblico “Ritratti del coraggio“, un’analisi di otto senatori statunitensi che hanno quasi messo a rischio le proprie carriere per non rinnegare, ma perseguire, i propri ideali, talvolta sfidando anche l’opinione pubblica. “Profiles in courage” ricevette il Premio Pulitzer nel 1957. Sempre nello stesso anno votò a favore del Civil Rights Act, prima legge sui diritti civili promulgata negli Stati Uniti dalla fine della Guerra di secessione.

Nel 1960 vi fu l’annuncio dell’intenzione di correre per la Presidenza del paese, scontrandosi alle prima con Humphrey (Minnesota), Johnson (Texas) ed Ewing Stevenson II. Arrivato come favorito alla Convention democratica di Los Angeles, il 13 Luglio venne nominato candidato alla presidenza. Kennedy scelse Lyndon B. Johnson come vicepresidente durante la corsa alle presidenziali, nonostante lo scontro alle primarie.

Nelle elezioni del 1960 Kennedy sconfisse, anche se per poco, Nixon (Vicepresidente uscente dell’Amministrazione Eisenhower), aggiudicandosi 303 grandi elettori su 537. Con un affluenza superiore al 62% e con un 49,72% di preferenze, Kennedy divenne il primo Presidente cattolico degli Stati Uniti, nonché il più giovane (Theodore Roosevelt in realtà era ancora più giovane, ma arrivò alla presidenza succedendo a McKinley, assassinato nel 1901).

Kennedy pochi istanti prima dell’assassinio

Kennedy acquisì importanza per due decisioni in materia di politica estera: la questione cubana e la conseguente crisi missilistica di Cuba e la crisi militare in Vietnam tra le forze filo-governative e quelle governative (appoggiate dagli USA). Sul piano interno cercò di assottigliare la divisione razziale che ancora fratturava la società statunitense ma deluse di non poco i sostenitori, soprattutto nella comunità afroamericana. È comunque ricordato il supporto alle rivendicazioni di Martin Luther King, che portò il Partito Democratico ad approvarle.

Mediaticamente importante, Kennedy acquisì un’importanza sempre più grande, soprattutto grazie alla moglie Jacqueline Bouvier, la quale attirò l’attenzione del pubblico femminile.

22 Novembre 1963: la morte di Kennedy.

John F. Kennedy morì prematuramente all’età di 46 anni, assassinato durante una visita a Dallas. Lee Harvey Oswald venne arrestato poco dopo le 12.30 dello stesso giorno, accusato di aver assassinato Kennedy perché piano di una cospirazione conservatrice. Oswald verrà in seguito ucciso da Jack Ruby, il quale si considerava un grande patriota, rimasto scioccato dalla morte del Presidente. Si è a lungo dibattuto sull’assassinio di Kennedy, tanto che il Presidente Johnson, il quale succedette Kennedy dopo la morte, creò la Commissione Warren per indagare sull’omicidio.

La teoria del complotto rimane infondata e non provata, ad oggi.

I funerali si tennero il 25 Novembre 1963, giorno di lutto nazionale seguito con profonda attenzione da tutto il mondo. Il funerale venne seguito dall’Europa, dall’Unione Sovietica e anche dal Giappone, segno dell’importanza e della caricatura che Kennedy aveva acquistato nel suo, seppur breve, mandato.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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