Regno Unito, il governo è a favore del trasferimento in Rwanda per i richiedenti asilo

di Alessia Giurintano
5 Min.

Regno Unito, il governo dà la sua conferma per l’attuazione di un piano relativo ai richiedenti asilo.

Il Premier Rishi Sunak, infatti, dopo una lunga trattativa notturna con la Camera dei Lord e la Camera dei Comuni, è riuscito a far passare il proprio provvedimento in Parlamento.

Egli ha proposto di trasferire in Rwanda i richiedenti asilo giunti sul territorio in modo illegale.

Immediate le reazioni del Consiglio d’Europa e dell’Onu, che desidererebbero il ritiro di tale piano, considerato pericoloso.

Proteste in Regno Unito rifiugiati

La proposta del premier Sunak e la gestione del logico migratorio

Il Premier Sunak e l’ala conservatrice, sostengono un piano che designerebbe il Rwanda un paese sicuro e idoneo al trasferimento dei richiedenti asilo arrivati nel territorio britannico in modo illegale.

La legge si chiama Safety of Rwanda, e sebbene sia stata approvata dal Parlamento britannico, mostra qualche criticità.

Il piano trova la propria radice di senso dal momento che, da tempo, il governo britannico preme per ridurre il numero di richiedenti asilo.

Il decreto legislativo, approvato ora dal Parlamento e pronto a divenire legge, è stato oggetto di un rimpallo tra Camera dei Lord e Camera dei Comuni.

Questi organi, infatti, hanno stabilito di non modificare il precedente decreto in vigore, ottenendo comunque il “sì” del Parlamento britannico.

Euronews, legge Safety of Rwanda

La legge Safety of Rwanda è un pericolo su scala globale: possibili conseguenze?

A far sentire per primi la propria voce sul tema, due membri delle Nazioni Unite: Filippo Grandi e Volker Türk, Alti Commissari rispettivamente per i Rifugiati e per i Diritti Umani.

Considerare il Rwanda un paese idoneo e sicuro è pericolo ed inopportuno. In aggiunta, il trasferimento dei richiedenti asilo sposterebbe l’attenzione da un’altra soluzione: la diversa gestione dei flussi migratori anche irregolari, basati sulla cooperazione internazionale fra Stati.

Sono chiare le parole di Volker Türk, il quale ha dichiarato:

«Questa nuova legislazione, trasferendo la responsabilità sui rifugiati, riducendo la capacità dei tribunali britannici di controllare le decisioni di espulsione, limitando l’accesso ai rimedi legali nel Regno Unito e limitando la portata delle tutele nazionali e internazionali dei diritti umani per un gruppo specifico di persone, ostacola seriamente lo stato di diritto nel Regno Unito e crea un pericoloso precedente a livello globale. È fondamentale per la protezione dei diritti umani e della dignità dei rifugiati e dei migranti in cerca di protezione che tutti gli allontanamenti dal Regno Unito siano effettuati dopo aver valutato le loro specifiche circostanze individuali, nel rigoroso rispetto dei diritti umani internazionali e del diritto dei rifugiati.»

Le limitazioni che i rifugiati subiscono con questo provvedimento non sono nuove. Il Regno Unito aveva già portato avanti due leggi analoghe dal 2022.

Tutti gli irregolari provenienti da un Paese Terzo, non hanno possibilità di richiedere l’asilo o il permesso di soggiorno all’interno del Regno Unito.

Il sì avanzato dal Parlamento britannico, comporta delle preoccupanti conseguenze:

  1. I richiedenti asilo, -anche se con famiglia e minori a carico- saranno inviati in Rwanda senza possibilità di ritorno nel Regno Unito;
  2. I richiedenti asilo non potranno contestare le decisioni di allontanamento, dato che il trasferimento in Rwanda è considerato sicuro;
  3. Il governo è autorizzato ad ignorare le eventuali richieste avanzate dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo.

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