Il direttore dell’obitorio della Harvard Medical School è sotto accusa per aver venduto resti di cadaveri

di Sofia Ciatti
6 Min.

L’inchiesta federale sul traffico di resti di cadaveri

Secondo quanto si apprende da un’inchiesta federale in corso negli USA, dei dipendenti di un obitorio dell’Arkansas e dell’obitorio della Harvard Medical School, tra le più note scuole americane di specializzazione medica, hanno rubato numerosi pezzi di cadaveri, tra cui cervelli, pelle e cuori, insieme a due corpi di bambini nati morti.

Cadaveri

Queste parti del corpo sarebbero state acquistate e rivendute nell’ambito di una rete commerciale illecita di resti umani, composta da persone in contatto tra loro mediante i social network.

Il caso in Arkansas e il cadavere di una bambina nata morta

L’anno scorso una donna americana ha dato alla luce una neonata morta, domandando a un’impresa di pompe funebri di Little Rock, nell’Arkansas, di cremare i resti della figlia.

Nei giorni seguenti, dopo l’invio del corpo della neonata morta ad un obitorio dell’Arkansas da parte delle pompe funebri, la donna ne aveva ricevuto le ceneri, o almeno così credeva.

In realtà, come dimostrato dall’indagine in un secondo momento, non erano le ceneri della bambina (come si aspettava), poiché quelle erano state spedite in Pennsylvania e poi a un altro indirizzo del Minnesota in cambio di cinque teschi umani.

La transazione era avvenuta all’interno di una rete nazionale di compravendita di resti umani rubati in cui è coinvolto Cedric Lodge, ormai ex direttore dell’obitorio della Harvard Medical School.

Le persone coinvolte nel traffico di pezzi di cadaveri, oltre a Cedric Lodge

Sono attualmente sette le persone accusate di essere parte di questa rete: il tribunale della Pennsylvania ha incriminato Cedric Lodge insieme a sua moglie Denise; Katrina MacLean, Joshua Taylor e Matthew Lampi, con l’accusa di cospirazione e trasporto di beni rubati attraverso un confine di Stato. Rischiano fino a 15 anni di carcere.

Un sesto imputato, Jeremy Pauley, si è dichiarato colpevole di associazione a delinquere e trasporto di beni rubati proprio la scorsa settimana.

In aprile, il tribunale dell’Arkansas ha accusato degli stessi reati una settima persona, Candace Scott, che si è però dichiarata non colpevole.

Cadaveri

Le specifiche della compravendita

Cedric Lodge era il responsabile del programma di donazioni anatomiche dell’obitorio di Harvard e avrebbe sfruttato il suo ruolo per sottrarre, tra il 2018 e il 2022, organi e altre parti di cadaveri donati alla facoltà per scopi di ricerca.

Assunto nel 1995 e licenziato il 6 maggio scorso, Lodge è accusato di aver rubato e trasportato parti dei cadaveri sezionati dall’ateneo alla sua abitazione, nel New Hampshire: da lì lui e la moglie Denise Lodge li vendevano e li spedivano agli acquirenti.

Joshua Taylor, ora in stato di accusa, avrebbe fatto circa 40 transazioni tramite PayPal per un totale di oltre 37mila dollari a Denise Lodge, per acquistare i pezzi di cadavere rubati dal marito: tra gli altri, risulta un pagamento di mille dollari con il promemoria «testa numero 7» e un altro, di 200 dollari, con un biglietto che recita «braiiiiiiins».

La rete nazionale in USA

Cedric Lodge è inoltre accusato di aver permesso ai suoi potenziali clienti «di entrare nell’obitorio per esaminare i corpi e scegliere cosa comprare», secondo l’accusa.

Tra quei clienti compare Katrina MacLean, anche lei indagata, proprietaria di un negozio in Massachusetts.

MacLean, nello specifico, rivendeva alcune delle parti acquistate da Lodge a compratori di tutto il Paese, compreso l’imputato Pauley, artista in Pennsylvania, a cui avrebbe spedito nel 2021 della pelle umana.

Pauley acquistava e vendeva spesso pezzi di corpi tramite i social network: molti di essi provenivano dall’obitorio dell’Arkansas (teatro del furto dei resti della bambina nata morta), dove lavorava la settima imputata, Candace Chapman Scott (pronunciatasi innocente).

Scott e Pauley si sarebbero conosciuti tramite Facebook: all’interno della loro chat comparivano foto di cuori e cervelli, istruzioni su come imballarli per le spedizioni e anche gli estremi per il pagamento, pari a oltre 11mila dollari.

La scoperta del traffico di resti di cadaveri

Nel giugno 2022, come riporta il Washington Post, c’è stata una soffiata alla polizia, secondo cui Pauley stava pubblicizzando la vendita di pezzi umani sui social: la soffiata ha condotto all’apertura di un’inchiesta e poi all’accusa di sette persone in cinque diversi Stati del Paese.

L’università di Harvard ha fatto sapere di essere al lavoro per identificare i cadaveri coinvolti nel traffico illecito.

Fonti: Il Post, The New York Times, The Guardian, BBC News.

Scritto da Sofia Ciatti


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