Il caos iracheno, che sta succedendo a Baghdad?

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 6 Min.

Baghdad si è trasformata in un campo di battaglia. I miliziani sadristi hanno fatto irruzione nel palazzo presidenziale e la crisi irachena si aggrava.

Muqtada al-Sadr

Sono mesi che l’Iraq versa in uno stato di instabilità politica, ampliatasi soprattutto a seguito delle elezioni dell’Ottobre 2021. Qual è la situazione in cui si trova oggi la potenza mediorientale?

Cos’è successo in questi mesi?

Il movimento di Al-Sadr si è aggiudicato il maggior numero di deputati al Consiglio dei Rappresentanti iracheno, il Parlamento unicamerale della Repubblica d’Iraq, nelle elezioni del 2021. Il movimento sadrista ha si ottenuto 73 seggi su 329, 19 in più rispetto alla tornata elettorale precedente, ma non ha raggiunto la maggioranza per la formazione di un nuovo governo, rimanendo con la necessità di trovare un’alleanza per dar vita ad un esecutivo. Le trattative per l’alleanza si sono presentate sin da subito lunghe e complesse, considerata la frammentazione della scena politica irachena. Al-Sadr non sarebbe comunque potuto salire alla leadership, non essendosi candidato alle elezioni.

Già nel Luglio 2021 Al-Sadr aveva annunciato il boicottaggio delle elezioni dell’Ottobre successivo, puntando il dito contro la corruzione che teneva prigioniera il paese e contro l’influenza iraniana. Poco più di un mese dopo, nell’ultima settimana di Agosto, il leader del movimento sadristra ha invece rovesciato la situazione, allontanandosi dall’idea del boicottaggio e annunciando la partecipazione del proprio movimento alle elezioni.

Con una partecipazione ai minimi storici, con solo il 41% degli aventi diritto presenti alle urne, il movimento sadrista si è attestato il primo posto tra le forze politiche. La maggioranza assoluta richiedeva 165 seggi, cui aspirava Al-Sadr, ma che nessun partito è riuscito ad aggiudicarsi.

Per 10 mesi, dal 10 Ottobre 2021, l’Iraq è rimasto in un lockdown politico, con le forze in Parlamento incapaci di dar vita a un governo stabile e di eleggere un Presidente. A Maggio 2022, nessun governo è stato ancora formato, né alcun Presidente eletto, mentre per Costituzione questo doveva essere eletto nei 30 giorni successivi all’elezione dello Speaker della Camera.

È stato a Giugno 2022 che i 73 parlamentari sadristi hanno rassegnato le proprie dimissioni, lasciando scoperto un gran numero di seggi, occupato poco dopo dai rappresentanti del blocco Coordination Framework Alliance di Al-Maliki, filo-iraniano, arrivato così ad un totale di 130 parlamentari.

I seguaci di Al-Sadr, opponendosi all’influenza iraniana sulla politica dell’Iraq, hanno fatto irruzione nella Green Zone e nel Parlamento d’Iraq, dove sono rimasti in sit-in dal 27 Luglio 2022. Al-Sadr ha chiesto dunque nuove elezioni.

Agosto 2022, un’evoluzione delle proteste sadriste?

La scorsa settimana Al-Sadr ha richiesto al Supremo Consiglio Giudiziario di sciogliere il Parlamento, richiesta respinta poco dopo perché non considerata valida per l’approvazione.

Nella giornata di ieri, 29 Agosto 2022, Al-Sadr ha annunciato il ritiro dalla scena politica su Twitter; poco dopo i suoi sostenitori hanno fatto irruzione nel palazzo presidenziale, mentre l’esercito iracheno ha annunciato il coprifuoco per tutto il territorio nazionale. Gli scontri sono continuati dentro e attorno alla Green Zone, dove sono risuonate le sirene antiaeree dell’ambasciata statunitense a seguito di alcune esplosioni riportate.

L’ultimo appello di Muqtada al-Sadr

È arrivata nel pomeriggio la notizia dell’appello del leader del movimento sadrista ai suoi miliziani, il quale ha chiesto il loro ritiro entro l’arco temporale di un’ora a partire dall’annuncio. I miliziani sadristi hanno iniziato il ritiro dalle proprie postazioni, proprio nelle ore in cui Al-Sadr ha chiesto scusa al popolo iracheno per la situazione in cui è piombato l’Iraq, condannando l’uso della violenza negli scontri tra sciiti e forze filo-iraniane. L’esercito ha ritirato il coprifuoco, dato l’allarme rientrato, ma si è alzato il numero dei morti, 33, e dei feriti, che ha superato quota 700.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


Le foto presenti in questo articolo provengono da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se un’immagine pubblicata risulta essere protetta da copyright, il legittimo proprietario può contattare lo staff scrivendo all’indirizzo email riportato nella sezione “Contatti” del sito: l’immagine sarà rimossa o accompagnata dalla firma dell’autore.

Articoli Correlati