I look migliori e peggiori del Festival di Sanremo 2024

di Antonucci Carola
12 Min.

Siamo giunti alla fine del Festival di Sanremo 2024. Come ogni anno, tra le critiche dovute ad organizzazione e classifiche provvisorie, c’è indubbiamente un aspetto che cattura l’attenzione. Stiamo parlando dei look che hanno animato le 5 serate del Festival della musica più famoso. In questo articolo, stileremo una lista degli abiti migliori e peggiori, con uno specchietto particolare ai co-conduttori che hanno accompagnato Amadeus sul palco dell’Ariston.

DISCLAIMER: Non si intende insultare e/o deridere nessun artista e/o professionista che ha indossato, partecipato alla creazione e alla scelta dell’outift in questione. Si basa sul mero gusto personale dell’autrice dell’articolo. In assenza di spazio per citare tutti, l’autrice comunica che nessun artista è stato preso in antipatia, non siamo la sala stampa del Festival.

Da Sanremo a SanNero è un attimo…

La prima serata è stata un tripudio di abiti color nero, chiunque non sapesse l’esistenza del fantasanremo, dove si aggiungono punti agli outfit total black, probabilmente ha pensato che gli stylist fossero stati colpiti da una grave forma di daltonismo. Non fraintendetemi, sono la prima a dire che il nero ha la sua innata eleganza, ma dopo 30 artisti in gara dove il minimo accenno di colore era anche esso scuro, direi che l’esaurimento mi sia concesso….ah no?

Per quanto Clara con il suo Armani Privé della collezione primavera-estate 2011, prima concorrente in gara, abbia lasciato col fiato sospeso la sottoscritta come milioni di italiani, è all’uscita di Rose Villain in un minidress Marni 2024 ad avermi rapito il cuore. C’è chi pensa sia stato fatto con bustine di cialde di caffé, ma se mi assicurano un risultato così bello d’ora in avanti eviterò di buttarle nell’umido. A giocarsi il miglior look di serata anche Big Mama con un abito – indovinate? sì nero – di Lorenzo Seghezzi e Alessandra Amoroso in Roberto Cavalli.

Il peggior look della prima serata del Festival di Saremo va a… no anche qui è conteso miei cari. Non può essere così semplice. Da una parte abbiamo Dargen D’Amico che con il suo messaggio per i bambini dei paesi in guerra indossa degli orsetti di peluche su un abito Moschino. Qualcuno che stimo molto, direbbe “Peluches per dei bambini? Avanguardia pura...“ ed io non potrei essere più d’accordo sebbene il messaggio. Magari, non mettendoli come scaldamuscoli…

E quando stavo per mettere un voto in rosso a Dargen, ecco che si presentano i Bnkr 44. Per carità, coerenti con il loro essere e anche abbastanza originali per il palco dell’Ariston, ma non erano per nulla coesi. Ognuno aveva uno stile diverso addosso e non sembravano di certo pronti a cantare su uno dei palchi che ha visto colossi della musica e della televisione sfilare in haute couture.

Tra il nero qualche spruzzata di colore al Festival di Sanremo 2024

Il look della seconda serata è vinto da Fiorella. Senza rivali, secondo la sottoscritta. Il tailleur color burro era perfetto per la sua palette e per la sua bodyshape. Le donava classe, eleganza senza appesantire la sua figura.

Al contrario della prima serata, il look peggiore non è stato poi così conteso. La Sad stupiscono con dei frac che conferivano loro serietà, sebbene il loro essere non è stato abbandonato. Sul retro delle giacche, la caricatura di Amadeus. Mentre la delusione è stata il cantante bersagliato da critiche negli ultimi giorni: Geolier. La seconda sera opta per un completo adatto a chi ti vede in auto e urla «Signoria parcheggi in fondo!». Eppure la prima sera aveva fatto bene…

Angelina Mango sceglie un solo stilista (Etro) per tutte le sere – come anche Annalisa, Alessandra Amoroso e Loredana Berté. Ma a differenza delle sue colleghe, il compito non riesce perfettamente. I suoi look dalle fantasie caotiche e sempre fuori palette rendono il compito di seguire la canzone difficile. Ma c’è sempre chi fa peggio, e questa è una magra consolazione. Nek e Renga, per risparmiare, in seconda serata switchano e si scambiano d’abito. In fondo, l’inquinamento dovuto all’industria tessile è un problema grave.

Misunderstanding per i Bnkr 44 che avevano palesemente compreso di dover presentare l’Homecomng e non il collega in gara. Errore di comunicazione costato caro, si erano anche comprati la maglia della squadra di football!

Una sola certezza: Ricchi e Poveri con fiocchetti e piume e le calze di Annalisa

La terza e la quarta serata hanno visto look molto più sciolti, specialmente per i Ricchi e Poveri che ci hanno omaggiato di colori sgargianti, seppur sullo stesso modello. Dal Pink PP Valentino al Rosso fuoco della passione. Il tutto ornato da fiocchetti al limite dello stile coquette e boa di piume. L’energia di Angela Brambati ha conquistato l’Ariston, alla faccia di chi li dava per “passati”.

Il look che, però, ha davvero lasciato senza parole è Mahmood in Rick Owens. Linee fluide, asimmetriche, femminili, sfuggenti ma eleganti. Chi non ha pensato “lo voglio anche io” mente. Punto.

Annalisa, nei suoi outfit Dolce & Gabbana, punta alla coerenza e al prendere a pugni ogni donna presente e futura. Una dea dei mini dress con autoreggenti semitrasparenti sopra le scarpe – trucco per non far scivolare il piede nella scarpa e creare più verticalità. Rigorosamente nere. Non si può dire altro se non bellissima, seppur fuori palette. Il prossimo anno proponiamo un corso di armocromia? Ne gioveremmo tutti.

Mi dispiace per Dargen che, nuovamente, gareggia per il flop della serata. Sempre in Moschino, sceglie un abito che rappresenta in immagine le parole del suo testo. Carina l’idea, un po’ meno ai miei occhi una volta realizzata. Le crocs arancioni con delle palle che raffigurano teste…ai limiti del trash. Per lo meno la canzone e il tema hanno sviato l’attenzione.

Dulcis in fundo, la quinta e ultima serata del Festival di Sanremo 2024

Da Gazzelle, che nelle serate precedenti aveva indossato un kway nero e felpa nera, in finale ci stupisce indossando una giacca sartoriale grigia out of context su felpa nera. Pensate mi stia lamentano? Gli sarà costato tanto, apprezziamo lo sforzo.

Dargen ferma tutti e ammette di voler fare il remake di Alice nel Paese delle meraviglie, lui palesemente nel ruolo della Regina di Cuori. In un abito rosso e nero, sceglie di ricoprire il tessuto con tanti piccoli cuoricini. Probabilmente rubati dal di dentro di un palloncino di un bambino fuori dall’Ariston. Nel complesso, mi è piaciuto eh.

Con i Santi Francesi si può solo esclamare “Santissimi!”. I loro look colmi di stile, modernità uniti ad un pizzico di eleganza. Alessandro, complimenti alla mamma, che dobbiamo dirti di più?

Emma aveva rasentato il 9 in tutte le sere per poi cadere come Angelina Mango è caduta durante l’esibizione. Il look con Jumpsuit in ecopelle con calzatura rosso fuoco, non accompagnava per nulla la bodyshape e ci eravamo quasi illusi nel vederla vestita rosa barbie, che rivederla in nero ha fatto piangere più della cover di Alfa e Vecchioni. Anche noi abbiamo sognato, seppur per una sola sera.

Il Festiva di Sanremo 2024 e i co-conduttori: Lorella batte tutti con i suoi vintage look

Da Marco Mengoni a Fiorello, da Giorgia a Teresa Mannino passando per lo stile e la bellezza indiscussa di Lorella Cuccarini.

Marco Mengoni apre la prima serata del Festival di Sanremo 2024 con diversi look. Da Fendi ad Armani, da Versace a Valentino. Il migliore il completo sartoriale Valentino nella colorazione rosso valentino. Maglia ricamata in cotone e pantalone sartoriale. 10.

In seconda serata, Giorgia non porta sul palco dell’Ariston soltanto la sua voce da usignolo, bensì Dior. I suoi look scelti e pensati appositamente per lei, richiamano il suo stile e il suo messaggio. Ha esordito in sala stampa di voler una parità tra sessi senza dover per forza giudicare un cantante in base al suo essere uomo o donna. E ce lo dimostra con il suo migliore frac rivisitato in chiave femminile.

Teresa Mannino ha, invece, dovuto fare un patto con il diavolo per ricevere la sua simpatia in cambio del buon gusto. Non puoi, in effetti, essere sia alla moda che simpatica. Uno deve scegliere in base alle sue priorità. I suoi look Roberto Cavalli avevano di diverso soltanto il colore. Una sorta di rewind e repeat per l’intera serata. Per lo meno la versione nera era la migliore.

Lorella, invece, ha scaldato il mio cuore reso piccolo come quello del Grinch da tante occasioni sprecate. Solo Clara e poche altre hanno passato l’esame finale del mio gusto personale. Con i suoi abiti d’archivio ha scaldato il palcoscenico.

Fiorello fa concorrenza ad Amadeus con le giacche glitterate, definite giacche gioiello. Che poi, di gioiello, hanno poco. Remake delle carte dei cioccolatini insieme all’amico conduttore. Da ieri, forse, anche futuri suoceri!

Di Carola Antonucci.


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