Hezbollah, cosa è importante sapere sul gruppo libanese

di Mirko Aufiero
6 Min.

Hezbollah, o “Partito di Dio”, è una delle organizzazioni paramilitari più potenti al mondo. Alleato dell’Iran, ricopre un importante ruolo nel conflitto tra Israele e Hamas.

Hezbollah, ossia “Partito di Dio”, è un partito politico islamico sciita e un gruppo militante libanese. Nato nel 1982 nel contesto della guerra civile libanese (1975-1990) come fusione di più gruppi sciiti preesistenti – con l’appoggio di Iran e Siria – è oggi una delle gruppi armati più potenti al mondo, ed esercita una grande influenza sulla politica del Libano.

Considerata un’organizzazione terroristica da Paesi come gli Stati Uniti e Israele, la sua storia è stata caratterizzata dal conflitto con Israele, contro il quale è oggi impegnato con azioni di disturbo e attacchi lungo il confine.

Le origi di Hezbollah

Il leader di Hezbollah minaccia una guerra regionale se Israele non ferma gli attacchi a Gaza – EURACTIV Italia

Hezbollah nasce nei primi anni ’80 in Libano, durante la guerra civile libanese, in reazione all’invasione di Israele del Libano avvenuta nel 1982. Col sostegno di Iran e Siria, i quali desideravano avere un braccio armato in Libano da opporre allo Stato ebraico, diversi gruppi sciiti si sono riuniti sotto un’unica organizzazione, Hezbollah.

Da allora, il Partito di Dio, tramite i finanziamenti e l’addestramento forniti dall’Iran, si è ritagliato sempre maggiore spazio nello scenario politico libanese. Già nei primi anni ’80 entrò in conflitto con un gruppo sciita rivale, Amal, e contemporaneamente condusse attacchi contro Israele e Paesi occidentali.

Tra questi, uno dei più gravi fu quello del 1983 contro una caserma che ospitava truppe statunitensi e francesi, che provocò oltre 300 morti. La lotta ad Israele venne successivamente messa per iscritto nel manifesto pubblicato da Hezbollah nel 1985, nel quale si dichiara che l’obiettivo è la sua distruzione.

Dopo la fine della guerra civile, avvenuta nel 1990, Hezbollah iniziò un processo per assumere maggior peso politico, Candidatosi alle elezioni del 1992, riuscì a far eleggere otto parlamentari e nello stesso anno divenne Segretario generale dell’organizzazione Hassan Nasrallah, che tutt’ora detiene tale carica.

Dal 2005 a oggi

Nel 2005 venne ucciso il primo ministro libanese Rafik al-Hariri: nonostante Hezbollah abbia sempre negato il proprio coinvolgimento, secondo l’Onu sarebbero coinvolti tre suoi esponenti. L’omicido di Hariri segnò la fine della presenza siriana in Libano, e da allora Hezbollah ha incrementato la sua presenza nella politica libanese.

L’anno successivo, un raid di Hezbollah contro Israele e il rapimento di due soldati israeliani riaccesero lo scontro con Israele, il quale decise di invadere di nuovo il Paese dopo essersi ritirato nel 2000. L’obiettivo israeliano era di eliminare la presenza di Hezbollah nel sud del Libano; tuttavia, da allora il gruppo ha incrementato il proprio numero di combattenti e potenziato il proprio potenziale offensivo.

Nel 2011 il partito di Nasrallah intervenne in sostegno del regime di Bashar al Assad nella guerra civile siriana. Negli anni successivi Hezbollah ha dovuto affrontare gravi problemi interni, tra cui la grave crisi economica e le conseguenze dell’esplosione nel porto di Beirut del 2020.

Il rapporto con l’Iran

Iran doesn't want Hezbollah fighting Israel

Hezbollah rappresenta una pedina fondamentale per l’Iran nella regione. La Repubblica islamica e il Partito di Dio condividono infatti l’identità musulmana sciita e un’ideologia fondata sulle idee dell’ayatollah Khomeini, autore della rivoluzione iraniana del 1979.

L’Iran provvede con centinaia di milioni ogni anno a finanziare e addestrare le milizie di Hezbollah, nell’ottica di uno scontro con il proprio nemico comune, Israele. Grazie a questi fondi, Hezbollah è uno dei gruppi armati più potenti al mondo. Può contare infatti su un numero di combattenti stimato tra i 20mila e i 50mila, circa 130mila razzi e armi contraeree e antinave.

I rapporti con Hamas

Nonostante Hezbollah e Hamas si siano trovati in schieramenti contrapposti durante la guerra civile siriana, condividono l’opposizione all’esistenza di Israele. Il leader libanese Nasrallah ha più volte sostenuto la necessità dei due gruppi di allearsi, e non sono un mistero i comuni legami con l’Iran.

Se da una parte i due gruppi condividano gli stessi interessi e Nasrallah abbia applaudito l’attacco di Hamas del 7 ottobre, dall’altra Hamas mantiene una propria autonomia strategica. Hezbollah, infatti, non era stata informata dell’attacco nonostante i buoni rapporti.

Dal 7 ottobre Hezbollah, che ha un potenziale offensivo superiore ad Hamas, ha iniziato portare avanti diversi scambi di artiglieria e operazioni di disturbo contro Israele sul confine con Libano, in modo da costringere Israele a dirottare parte del suo sforzo bellico a nord.

Tuttavia, nonostante il lancio di missili, secondo diversi analisti un coinvolgimento diretto di Hezbollah nel conflitto sembra improbabile. Il Libano sta già affrontando gravi crisi interne, tra cui la peggior crisi finanziaria della sua storia, motivo per cui una guerra rischierebbe di far perdere il controllo del Paese ad Hezbollah.

di Mirko Aufiero


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