Gran Premio di Imola, solidarietà dei piloti e F1

di Antonucci Carola
6 Min.

Come sappiamo il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna di Imola è stato annullato a causa dell’alluvione che ha colpito la regione. Le ragioni sono molteplici, legate per lo più alla sicurezza dei piloti e degli spettatori. Quello che però ha stupito è l’annullamento del Gran Premio così a ridosso del weekend con già le monoposto e i team sul territorio, con l’incertezza sin all’inizio settimana a gareggiare nel weekend. Ma lo sapete che non è stato l’unico GP annullato a weekend iniziato e con i team e le monoposto già pronte? Vediamolo insieme.

1985 – Gran Premio del Belgio

Il Gran Premio del Belgio in programma per il 2 giugno 1985 venne annullato per problemi tecnici. Le prove libere del venerdì erano state già disputate quando si pensò di annullare l’evento. La motivazione era totalmente evidente agli occhi di tutti, anche degli spettatori.

L’asfalto del circuito, infatti, era stato rifatto poche settimane prima con uno speciale bitume anti-aquaplaning. Già nei primi test l’asfalto iniziò a degradarsi completamente in diversi punti del tracciato, venne pensato di inserire un nuovo rivestimento, ma non funzionò e la Formula 1 si rifiutò di gareggiare in queste condizioni portando l’annullamento del GP del Belgio del 1985.

2020 – Gran Premio d’Australia

Siamo a Melbourne per il Gran Premio d’Australia e tutto il pubblico è già sulle tribune impaziente per l’inizio della stagione 2020. Anche i piloti sono nel paddock, concentrati sulla prima gara dell’anno. Le prove libere però non vogliono iniziare, il ritardo diventa sempre più grande.

Questo perché due membri del team McLaren furono trovati positivi al Covid19, motivo per cui l’organizzazione fece attendere l’inizio delle prove libere e poi, insieme al weekend – e ai mesi successivi come ricordiamo – venne annullato.

Il GP di Imola non verrà recuperato nel 2023

Gran Premio Emilia Romagna 2023 annullato
autodromo Enzo e Dino Ferrari dopo l’alluvione

Il sesto appuntamento con la gara di Imola, che si sarebbe dovuta disputare nella giornata di ieri 21 maggio, non verrà recuperata durante il corso di quest’anno. La stagione quindi sarà composta da 22 gare. Doveva essere una stagione di 24 gare, ma il GP della Cina è stato annullato a causa Coronavirus per il quarto anno consecutivo.

La comunicazione ufficiale è arrivata dai gestori dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Spiegano che sarebbe impossibile recuperare il Gran Premio nel 2023, anche per la tragica situazione che si sta vivendo per le città duramente colpite.

Per chi avesse dovuto partecipare alla gara, il biglietto può essere convalidato per il Gran Premio del 2024 o può scegliere di chiedere il rimborso. Per chi volesse chiedere il rimborso, quest’ultimo verrà effettuato appena la situazione disastrosa della Regione rientri e si stabilizzi.

Stante l’emergenza in atto, le modalità e i tempi del rimborso saranno resi noti con successiva comunicazione che verrà inviata via mail nei prossimi giorni da ACI Sport, società dell’Automobile Club d’Italia, tramite il fornitore biglietteria ufficiale Ticketone.it

Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Aci

Anche il presidente della Formula 1, Stefano Dominicali, si è espresso a riguardo affermando quanto sia difficile recuperare la gara durante il corso di questa stagione. Ha pensato anche ad una estensione del contratto con l’autodromo – che dovrebbe scadere nel 2025 – al 2026 per poter recuperare la gara persa.

Come il mondo della F1 ha aiutato nell’emergenza

Gran Premio Emilia Romagna, Tsunoda aiuta a spalare il fango
Yuki Tsunoda, pilota Alpha Tauri che aiuta gli abitanti dell’Emila Romagna

La situazione ha colpito davvero il cuore di tutti noi, non si è mai troppo pronti o troppo abituati a vedere la gente soffrire. E questo lo sanno anche i piloti e i team che si sono mobilitati ad aiutare l’Emila Romagna dopo le alluvioni che hanno distrutto intere città.

La Formula 1 ha donato 1 milione di euro così come la Ferrari. La scuderia rossa ha espresso cordoglio per le vittime sul loro canale social, sottolineando che l’Emilia Romagna è la loro terra e spezza il cuore vederla così in ginocchio.

I piloti hanno aiutato nel loro piccolo condividendo sui loro account social i numeri ufficiali di aiuto per invitare i loro followers a fare una donazione, grande o piccola che sia.

Yuki Tsunoda invece scende in campo, aiuta direttamente sul posto dove si prodiga per spalare il fango e togliere l’acqua dalle strade.

Max Verstappen invece organizza una sim race – una gara al simulatore – sul circuito di Imola. Domenica alle 15:30, insieme ad altri piloti di F2,F3 e FE ha gareggiato virtualmente in diretta twitch e il ricavato è stato devoluto in beneficienza.

Scritto da Carola Antonucci

fonti: SkySportF1, RaiNews, Gazzetta


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