Giovanna di Castiglia “La Pazza”: ma lo era davvero?

di Costanza Maugeri
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 5 Min.

Giovanna di Castiglia era davvero pazza? Un carattere ribelle, emancipato che diede fastidio.

Chi era Giovanna di Castiglia?

Giovanna di Castiglia nasce a Toledo, capitale del regno di Castiglia, in Spagna, il 6 novembre del 1479.

Figlia di Ferdinando II d’Aragona e di Isabella I di Castiglia e terza di cinque figli: Giovanni, il primogenito, Isabella, Maria e Caterina.

Giovanna viene educata con molta attenzione, studia diritto civile, genealogia, araldica, storia, matematica, filosofia, ortografia e scrittura. Il suo scettiscismo religioso dà, fin da subito, fastidio ai genitori, noti per il loro fanatismo religioso. Alle cerimonie e ai formalismi regali, preferisce, inoltre, le lunghe cavalcate solitarie. L’emarginazione dalla famiglia, quindi, ha origini profonde, Giovanna viene punita, se non addirittura maltrattata per il suo animo.

Il matrimonio con Filippo il Bello

Giovanna di Castiglia

I sovrani cattolici combinano attentamente dei matrimoni vantaggiosi per le figlie. Sua sorella Isabella diviene regina del Portogallo, preceduta a Maria; Caterina sale sul trono d’ Inghilterra, sposando Enrico VIII Tudor. Giovanna, invece, andrà in moglie a Filippo d’Asburgo, detto il Bello, figlio di Massimiliano I, Imperatore del Sacro Romano Impero. Come d’accordo, ella affronta un viaggio lunghissimo per recarsi nelle Fiandre e sposare l’uomo a lei destinato.

Giovanna e Filippo a si innamorano perdutamente l’uno dell’altra e le nozze vengono celebrate  il 21 ottobre del 1496 nella città belga di Lier. Una storia d’amore autentica, passionale e rara tra gli alti ranghi delle Corti europee. I due procreano 6 figli, due maschi e 4 femmine, destinati, tutti, a sopravvivere.

Un amore vacillante

Si sa, il troppo storpia Giovanna è estremamente gelosa del marito e lui, dal suo canto, la tradisce continuamente.

Anni duri per la nostra protagonista: nel 1497 muore il fratello Giovanni, l’anno dopo Isabella, la sorella e suo figlio Manuel. E così che si ha il turn point della storia: Giovanna divenne erede diretta al trono di Castiglia perchè il padre, pur essendo ancora in vita, è una Corona autonoma, ciò significa che non può succedere ad esso.

Giovanna e Filippo tornano in Spagna, le cattive abitudini anche: lui la tradisce, lei è estremamente possessiva. Questo comportamento è esasperato da delle crisi, che vengono associate alla follia. La madre e il padre, quindi, trattengono la figlia in Spagna, mentre il genero si reca, nuovamente, nei Paesi Bassi.

Nel 1504 muore la regina Isabella e ,quindi, teoricamente, Giovanna deve prendere il potere, ma il padre continua ad alimentare le voci sull’incapacità di governo della figlia e si allea con il marito Filippo per allontanarla dal potere.

Nel 1506 a Burgos muore il marito Filippo, la causa ufficiale del decesso è la febbre, ma da subito emergono dei dubbi: l’opinione pubblica sospetta che il suocero lo abbia avvelenato, proprio per non condividere il potere.

La prigionia a Tordesillas

Giovanna dilaniata dal dolore, inizia una rapido avvicinamento alla morte.

Ferdinando sparge voce in tutta Europa della follia della figlia, non esiste alcun documento medico che l’attesti, se non proveniente dalla Corte. Probabilmente è tutto studiato a tavolino per isolare la sovrana. Ella è confinata, quindi, a Tordassillas dal padre in un castello-monastero.

Egli, muore, nel 1516. L’anno dopo Carlo, figlio di Giovanna riceve l’autorizzazione per coadiuvare il Governo della madre, di fatto, è solo Carlo a regnare. Nella solitudine, convinta che il figlio la voglia uccidere, si lascia andare: senza cibo, rifiuta di lavarsi e dormire. La nostra tormentata protagonista muore nel 1555 a 75 anni, dopo 46 anni di prigionia a Tordassillas.

Su di lei una domanda:

Giovanna di Castiglia era pazza?

Giovanna non era pazza o almeno non nell’accezione clinica. Ella, probabilmente, soffriva di depressione, ma sicuramente sarebbe stata capace di regnare. Ciò che è sicuro è che era una donna fuori dal coro e dagli intrighi di Corte. Una figura ribelle e, forse, fin troppo libera per quel tempo. Così libera che la sua voce venne soffocata nel rumore delle dinamiche di Corte.

Scritto da Costanza Maugeri

Fonti: Enciclopedia Treccani. Vanilla Magazine, Pink Magazine Italia

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