Maxi furto al Vittoriale: bottino da un milione di euro

di Alessia Giurintano
4 Min.

Gardone Riviera, Brescia. Ieri, 7 marzo 2024, si è verificato un furto al Vittoriale degli Italiani, cittadella nota anche per conservare la casa-museo di Gabriele d’Annunzio.

Il bottino si aggira attorno ad un milione di euro: questo il valore complessivo stimato dei gioielli appartenuti a Umberto Mastroianni, artista e figlio d’arte, specializzato nella lavorazione dell’oro.

Giordano Bruno Guerri, Presidente della fondazione “Il Vittoriale degli italiani”, ha confermato il crimine e ha peraltro precisato che nessun altro oggetto è stato sottratto.

Il lascito del poeta è quindi intatto. Il furto al Vittoriale non ha coinvolto nessuno dei suoi averi.

Il lavoro congiunto delle forze dell’ordine e del Nucleo Tutela Culturale, ha permesso di ritrovare già uno dei gioielli.

Il Presidente ha inoltre garantito una conferenza stampa domani, sabato 9 marzo, proprio al Vittoriale, per aggiornamenti sulla vicenda.

Il furto al Vittoriale delle opere auree di Umberto Mastroianni

La mattina del 7 marzo, i custodi del Vittoriale hanno trovato le teche espositive vuote. Un furto simile non si era mai verificato.

Si presume che i ladri abbiano agito la notte del 6 marzo, poiché al mattino seguente le teche erano appunto sgombre.

Al Vittoriale degli Italiani dal 30 dicembre fino all’8 marzo era allestita una mostra dedicata alle opere di Umberto Mastroianni.

Per l’allestimento, era stata occupata una parte della casa-museo di D’Annunzio (“D’Annunzio segreto“), che ben ospitava gli ori fluidi dell’artista.

Umberto Mastroianni e la facciata del Teatro Regio di Torino

Un colpo grosso studiato nel dettaglio: la ricostruzione del furto

Come si possono rubare gioielli da teche ad incastro senza lasciare traccia?

Per i ladri del colpo al Vittoriale è stato possibile. No, non si tratta di una scena cinematografica, e neppure di un cartone animato. È successo davvero.

Dalle attuali ricostruzioni disponibili, i ladri hanno agito con attenzione, eludendo i numerosi controlli presenti nella struttura, allarmi compresi.

Forzando una porta laterale, che dà sul bosco circostante, sono entrati nella sala espositiva e hanno aperto le teche senza romperle.

Precisi, attenti, furbi, hanno sottratto le opere d’oro, scegliendo proprio quelle del Maestro Mastroianni fra altre presenti.

Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato:

la notizia desta una grande amarezza e ci lascia la sensazione di un luogo d’arte e cultura profanato da persone che non ne hanno alcuni rispetto.

Anche Francesca Caruso, Assessore regionale alla Cultura, si è espressa commentando così l’accaduto:

È un gesto vile che va a colpire uno dei fiori all’occhiello della cultura lombarda. Auspico che le opere vengano ritrovate al più presto e che i responsabili siano assicurati alla giustizia


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