Fumatori di cannabis no apatici e nullafacenti, parla la scienza

di Costanza Maugeri
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 4 Min.

Sui fumatori di cannabis giovani o adulti che siano, si abbatte da sempre uno stereotipo: la cannabis rende apatici e mancanti di voglia di fare o forse gli apatici e e le persone che non hanno voglia di fare, per dirla semplice i nulla facenti si rifugiano nella cannabis.

Uno studio condotto dall’Università di Cambridge ha dimostrato che non è affatto così, ancora una volta la scienza spezza le false credenze e i pregiudizi.

Lo studio dell’Università di Cambridge, dell’University College London e del King’s College di Londra.

Lo studio condotto nell’Agosto scorso dall’Università di Cambridge, dall’University College London e dal King’s College di Londra e pubblicato nell’International Journal of Neuropsychopharmacology ha avuto come obiettivo il mettere a confronto l’apatia (perdita di motivazione) e anedonia (perdita di interesse o piacere nelle ricompense) di chi fa utilizzo di cannabis per scopo ricreativo e chi no.

I test sono stati condotti su 274 giovani e adulti che fanno uso di cannabis almeno una volta alla settimana e in media quattro giorni alla settimana durante i tre mesi precedenti alla ricerca e un gruppo di persone di uguale età e genere che non la usano, con il fine di misurare l’interesse nel trascorrere tempo con amici e famiglia, la voglia di apprendere cose nuove e la propensione nel portare a termine un’attività già iniziata.

Poco più della metà dei partecipanti ha dovuto sostenere anche un test comportamentale che aveva il fine di misurare se i soggetti erano disposti a fare uno sforzo in cambio di una ricompensa e il piacere derivato da essa.

I risultati della ricerca

I risultati della ricerca non evidenziano differenze tra consumatori di cannabis e non, anzi sembrano sottolineare che le persone che fanno uso di cannabis, poiché più proiettate alla ricerca del piacere, sono leggermente più reattive.

Una pianta di cannabis

È importante sottolineare che i partecipanti consumatori di cannabis non l’avevano assunta nelle ore precedenti ai test, quindi il livello registrato potrebbe leggermente cambiare, resta il fatto che con questo studio, almeno uno dei pregiudizi sulle persone che fanno uso di cannabis per scopo ricreativo è crollato.

È indubbio che la cannabis produca effetti sulla psiche umana ma, al contempo, è essenziale informarsi per evitare di ingigantire o addirittura inventare di sana pianta delle motivazioni a sostegno di stereotipi consolidati negli anni.

Scritto da Costanza Maugeri


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