F1: Guida per capirci qualcosa nel 2023

di Chiara Mauri
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 9 Min.

Vi siete fidanzati e il vostro partner è fissato con la F1? Pensate che Leclerc sia troppo bello per non seguirlo anche per la sua carriera lavorativa? Dovete dimostrare al vostro zio maschilista che anche una ragazza può capire qualcosa di motori? Vostro padre vi supplica di vedere assieme a lui qualche gara la domenica? Per questi o per altri mille motivi avete deciso che volete iniziare a seguire la F1? Bene, questo articolo fa per voi: una piccola guida per non arrivare spaesati allo spegnimento dei semafori.

Sì ma cosa è successo nel 2022?

Max Verstappen è campione del mondo per la seconda volta consecutiva. Questa volta il titolo è finito nelle sue mani senza le polemiche dell’anno scorso (link qua se vuoi leggere cosa è successo nel 2021 https://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Premio_di_Abu_Dhabi_2021#Resoconto_3). La RedBull è riuscita a dominare soprattutto durante la seconda parte della stagione, lasciando agli avversari solo una vittoria.

Max Verstappen campione del mondo di f1
Max Verstappen campione del mondo di F1

La Ferrari, dopo un inizio di stagione che ha fatto sognare in molti, ha deluso un po’ le aspettative. Nonostante l’inferiorità rispetto alla RedBull, Charles Leclerc è riuscito ad accaparrarsi il secondo posto contro Sergio Perez, compagno di squadra di Verstappen: i due se la sono giocata fino all’ultima gara arrivando a un distacco di soli 3 punti. Quinto Carlos Sainz, compagno di squadra di Leclerc.

Con le sostanziali modifiche introdotte nel regolamento, dopo 6 anni di dominio, la stagione della Mercedes sembra iniziare male, ma con una serie di aggiornamenti portati nel corso della stagione, riesce ad ottenere addirittura una doppietta che coincide con la prima vittoria della sua carriera per George Russell.

Doppietta Mercedes al gran premio del Brasile

I tre top team lasciano ai rivali solo una posizione sul podio, un terzo posto di Lando Norris, pilota della McLaren.

Degno di nota è stato anche il ritiro di Sebastian Vettel, 4 volte campione del mondo di F1 con la RedBull ed ex pilota Ferrari. Tutti siamo rimasti segnati da questo ritiro, Vettel è infatti uno dei piloti più amati e apprezzati anche dai suoi, ormai ex, colleghi, tanto che, nonostante le battaglie in pista, hanno cenato tutti assieme per salutare degnamente il 4 volte campione.

Foto di gruppo dei piloti post cena (notare che hanno tutti in mano un foglietto nero, probabilmente un pensiero per ognuno di loro da parte di Sebastian)

Piloti che vanno…

La F1 non ha dovuto salutare solo Sebastian Vettel,, ma anche Daniel Ricciardo, Mick Schumacher (sì il figlio di quel Schumacher) e Nicholas Latifi.

Daniel Ricciardo era pilota della McLaren nonché l’unico vincitore per quest’ultima dal 2012. Dopo due anni con risultati non eccezionali, è stato scaricato dalla scuderia inglese. Ma per fortuna il paddock non si priva completamente dell’anima più solare che ha conosciuto negli ultimi anni perché l’australiano è stato scelto come terzo pilota della RedBull, sua ex scuderia.

Mick Schumacher non è stato confermato dalla Haas, ma anche lui non abbandona il mondo della F1 perché sarà pilota di riserva per la Mercedes, nonché ultima scuderia del padre.

Infine ci sono brutte notizie per Nicholas Latifi che non avrà più un sedile per il 2023, soprattutto per risultati poco entusiasmanti (tranne se lo avevate al fanta, in quel caso, la maggior parte delle volte vi assicurava 10 punti per l’ultima posizione).

…e piloti che vengono

I nuovi arrivati sono tanti e te li elenco tutti, sii clemente nei loro confronti se non otterranno subito dei buoni risultati.

Per la prima volta in F1 sbarcano Oscar Piastri e Logan Sargeant. Riguardo all’arrivo del primo ci sarebbe da fare un articolo apposta, comunque australiano, prende il posto di Ricciardo in McLaren. Il secondo è americano e guiderà per la Williams al posto di Latifi.

In Alpha Tauri arriva Nick De Vries, rookie sì ma non alla prima esperienza in F1. Ha guidato per numerose scuderie nel corso del 2022 come pilota di riserva, riuscendo persino a conquistare due punti nel Gran Premio d’Italia.

Ritorna in F1 Nico Hulkenberg in Haas, dopo 3 anni senza sedile. Riuscirà questa volta a conquistare almeno un podio?

A cambiare scuderia sono stati anche Fernando Alonso, ex pilota Ferrari, e Pierre Gasly.

Ti lascio una foto riassunto della griglia dell’anno prossimo, ti tornerà utile, fidati di me.

Line-up dei piloti per il 2023

Due cose che dovresti sapere

Le gomme usate per capire di più

Durante i pit-stop delle gare i piloti possono, anzi devono almeno una volta, cambiare le gomme. Ce ne sono di diversi tipi e hai fortuna, nel passato erano molte di più.

Gomme usate in F1
Gomme usate in F1

Le gomme rosse sono le soft, le più performanti, le usano principalmente in qualifica, hanno una breve durata e dopo pochi giro perdono prestazione.
Le bianche sono le hard, sono le più durature, puoi fare parecchi giri su queste, ma i tempi fatti con loro sono più alti.
Le gomme gialle sono le medium e, appunto per il loro nome, hanno caratteristiche a metà tra le due precedenti.

Esistono anche le gomme per il bagnato. Le full wet sono blu e servono appunto per quando piove tanto, vengono usate raramente perché degradano subito e, solitamente, la FIA preferisce rimandare gare piuttosto che fare correre i piloti in condizioni non sempre sicure.
Principalmente in condizioni non asciutte i team montano le intermedie, quelle verdi.

Il Fanta F1 per divertirti di più

Come esiste il Fanta Calcio e il Fanta Sanremo, non poteva non esistere il Fanta F1. Hai tot crediti, puoi schierare una formazione composta da 5 piloti e una scuderia, ogni weekend vengono assegnati dei bonus o dei malus a seconda del regolamento e scontrarti con i tuoi amici.

Ogni fine settimana puoi cambiare squadra in base alle prestazioni del pilota durante le prove libere, devi poi ricordarti di avere tutto pronto entro le qualifiche del sabato (o del venerdì nel caso della sprint race).

La F1 è sì uno sport complesso, ci vorrà pazienza per capirlo fino in fondo (anche se in 10 anni io non credo di averlo ancora capito del tutto). Piccolo consiglio: lasciati affascinare dalla passione che contraddistingue tutti i tifosi, dal rumore delle macchine e da tutta la tecnologia che c’è dietro.

Editoriale di Chiara Mauri


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