Essere tristi a Natale: cos’è la depressione natalizia?

di Alessio Pio Pierro
5 Min.

Bello il Natale, vero? I regali, gli addobbi, i dolci natalizi, le vacanze, la neve.
Purtroppo però non è per tutti così. C’è chi a questi ricordi felici e alle emozioni natalizie vengono sostituiti da malinconia, nostalgia e tristezza.
Gli psicoterapeuti hanno definito questo stato come depressione natalizia (o Christmas Blues), ma che cos’è precisamente?

Cos’è la depressione natalizia?

«Con depressione natalizia ci si riferisce ad uno stato in cui la gioia e lo stupore lasciano spazio alla tristezza e alla malinconia, che si manifestano già durante i preparativi e scompaiono generalmente al termine delle feste», spiegano alcuni esperti.

È però doveroso precisare che non si tratta di una patologia clinica, ma di uno stato che insorge solo in un periodo preciso e, anche se i sintomi sono simili a quelli della depressione, le due non sono assolutamente da associare.

Viviamo in una società in cui il Natale viene legato al compiersi di alcune convenzioni sociali che rappresentano il «vero spirito natalizio. Eppure, alcuni specialisti indicano che la sovraesposizione al giudizio altrui ed al controllo della propria immagine sociale per ottenere approvazione sono abitudini autoimposte che rendono il tutto stressante.

La psicologa e psicoterapeuta Chiara Bastelli afferma che:

«l’euforia generalizzata, ci fa quasi sentire ‘in obbligo’ di essere felici, aumentando lo stress e una sorta di ansia da prestazione.

Durante le festività crescono anche gli impegni sociali e ci sono più occasioni per riunirsi con la famiglia. Questi incontri, sebbene nella maggior parte dei casi portino gioia, rischiano di far emergere anche tensioni e problemi, andando a gravare sul carico emotivo di un periodo molto intenso. In particolare per le famiglie separate, le persone sole, gli anziani cagionevoli di salute e per chi vive un lutto, il periodo delle feste rischia di amplificare i sentimenti negativi e i pensieri poco ottimisti».

Spesso la depressione natalizia è dovuta anche dall’ansia di vivere un anno nuovo, con tutte le preoccupazioni e i cambiamenti che potrebbe portare alla propria vita.

Tutte queste problematiche portano a stati di depressione e di ansia, oltre a un forte senso di frustrazione dovuto al sentirsi inadeguati o diversi dalla gente comune

Come agisce a livello psicologico sulla persona?

Come spiegato dal Gruppo San Donato, questo stato di malessere natalizio interessa sia sia la sfera emotiva con «tristezza, stati di malinconia persistente, solitudine, angoscia, ansia, crisi di pianto, anedonia ed anche rabbia e facile irritabilità», che quella cognitiva con «problematiche di concentrazione, pensieri negativi e intrusivi».


Questi possono portare ad un isolamento sociale, al senso di rinuncia ed apatia. Fisiologicamente parlando, invece, ci possono essere riduzione o alterazione di sonno e alimentazione

Chi è più predisposto a soffrire di questo stato?

Ci sono persone che per ragioni psichiche e biologiche sembrano essere più predisposte ad incombere in questo stato depressivo del Natale.

Si tratta di persone che, per cause genetiche, hanno fattori che introducono meno livelli di serotonina nel cervello.

Fortunatamente si può prevenire grazie alla prescrizione di inibitori della ricaptazione della serotonina da parte del proprio medico di famiglia.

Scritto da Alessio Pierro


Le foto presenti in questo articolo provengono da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se un’immagine pubblicata risulta essere protetta da copyright, il legittimo proprietario può contattare lo staff scrivendo all’indirizzo email riportato nella sezione “Contatti” del sito: l’immagine sarà rimossa o accompagnata dalla firma dell’autore.

Articoli Correlati