Drive To Survive è la docu-serie Netflix che svela i retroscena degli ultimi cinque Campionati Mondiali di Formula 1. Senza dubbio un prodotto che ha rappresentato una svolta, avvicinando milioni di nuovi appassionati.
Il progetto del colosso dello streaming, lanciato nel 2019 e arrivato ormai alla quinta stagione, racconta i momenti salienti di tutto il Mondiale attraverso interviste ai piloti, Team Principal e addetti nel mondo della F1 passando per immagini inedite dentro e fuori dal paddock. La quinta stagione che vede come protagonista il Mondiale 2022 ha debuttato lo scorso 24 febbraio.
Drive to Survive: gli ultimi cinque Mondiali raccontati da Netflix
Drive to Survive fa il suo esordio l’8 marzo 2019 vedendo la pubblicazione dei primi 10 episodi incentrati sul Mondiale 2018. I produttori esecutivi della serie sono James Gay-Rees e Paul Martin. La docu-serie era stata originariamente concepita come una produzione che ruotava intorno alla Red Bull Racing prima di espandersi all’intera F1.
Durante la prima stagione le scuderie Ferrari e Mercedes non hanno preso parte alle riprese, facendo il loro ingresso nella serie dalla seconda in poi. Il prodotto Netflix spopola e attira l’attenzione soprattutto negli Stati Uniti, Unione Europea e paesi ispanici.
Una serie tanto amata quanto discussa
Drive to Survive è stata al centro di non poche polemiche. La serie, nelle prime stagioni, mescola commenti radio on board e le reazioni del muretto e nei box con scene non correlate, perdendo dunque di autenticità. Seppur, con la quinta stagione, pare che Netflix abbia raddrizzato il tiro.
L’eccesso da parte della serie tv ha aumentato la rivalità tra i fandom di Max Verstappen e di Lewis Hamilton. Il campione del mondo in carica, ha rifiutato di prendere parte allo show a causa delle licenze creative dei produttori e dell’eccessivo calcare su una rivalità in realtà meno significativa di quanto mostrato dalla serie. Additata, quindi, di troppa spettacolarizzazione tanto da far intervenire il CEO della Formula 1, Stefano Domenicali, che ha invitato Netflix ad attenersi ai fatti reali.
Nel 2022 Max Verstappen, dopo aver chiarito la situazione, ha concesso un’ora di intervista per la quinta stagione. Nonostante le innumerevoli accuse anche dai parte dei Team Principal – Toto Wolff lo paragona al film Top Gun – la serie è ricca di contenuti extra, interviste e highlights che riassumono in breve i Mondiali disputati rendendo il prodotto degno di essere visto.
Netflix si difende e si prepara alla sesta stagione
La volontà di Netflix di mostrare al pubblico lo spettacolo dietro questo sport è chiara fin dalla prima puntata. Dalle vittorie agli incidenti, passando per il mercato dei piloti e le controversie dei Team Principal, tutto racchiuso in cinquanta puntate. La docu-serie sfrutta i momenti di tensione dei Gran Premi e ne rivela i lati nascosti. Il montaggio rende accattivante, drammatica e scorrevole la narrazione mostrando, attraverso le parole dei piloti, come all’interno del paddock sono state vissute alcune esperienze.
Sono stati approfonditi eventi come il drammatico episodio che ha coinvolto Romain Grosjean durante il GP del Bahrain 2020 o l’incidente a Silverstone 2022 di Zhou Guanyu che ha visto il pilota George Russell scendere dalla vettura per soccorrere il collega. Vengono ricordati altrettanti grandi del motorsport e omaggiati giovani talenti scomparsi come Jules Bianchi e Antoine Hubert.
Nonostante ciò Netflix si difende da accuse come quella di Toto Wolff sul “creare scene mai accadute davvero“.
Il nostro compito è raccontare come sono andate davvero le cose… sono solo le persone sotto pressione enorme che prendono decisioni in questo momento. Non è che qualcuno abbia pensato cose come ‘Andrà bene su Netflix?’ Nessuno potrebbe vedere false dichiarazioni o imprecisioni nella serie.
Paul Martin
Venerdì alle 11:30 ora italiana ha avuto inizio il Gran premio di Azerbaijan a Baku, quarto mondiale della stagione. In attesa della gara di domenica 30 Aprile, vi invitiamo a recuperare gli highlights delle scorse gare. Non ci resta che attendere la sesta stagione, già confermata, che vedrà come protagonista l’attuale Mondiale in corsa.
Scritto da Nina D’Amato
fonti: wikipedia, f1ingenerale, f1world
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