Social ban: il caso di Tik Tok in India

di Alessia Giurintano
4 Min.

Il blocco di Tik Tok in India risale al 2020, l’anno della pandemia.

Di proprietà della società cinese Bytedance come altre app (come WeChat), per i governanti indiani questa rappresentava un problema per la sicurezza e la sovranità del Paese.

Lascia qualche interrogativo la scelta che, come scrive il quotidiano Guardian, succede l’uccisione di venti soldati indiani lungo il confine dell’Himalaya, conteso proprio con la Cina.

Il Ministero dell’Informazione, all’indomani dello scontro, ha effettivamente messo al bando 58 applicazioni tutte di origine cinese.

Sebbene fosse l’applicazione più scaricata nel paese, e utilizzata in modo massiccio sul territorio, il divieto protegge – formalmente- i dati degli utenti e la loro privacy dentro i e fuori dall’India.

Il divieto di Tik Tok e le conseguenze sul Paese e sugli utenti

Utilizzo, abuso, sicurezza digitale sono i fondamentali attorno a cui ruota il ban di Tik Tok da parte delle autorità.

Questioni che coinvolgono anche l’Occidente, ma che si scontrano con l’uso effettivo del social: Tik Tok piace, e molto.

Vanta numeri altissimi a qualsiasi età e a qualsiasi latitudine, per cui un’altra criticità che la messa al bando solleva è l’esercizio della libertà d’espressione.

Interessi economici, geopolitici, privacy: l’uso smodato del social e i dati in possesso dei vertici cinesi preoccupa.

A presentare un disegno di legge contro questo social sono gli Stati Uniti, lo scorso 24 aprile, i quali potrebbero avviare una battaglia legale che potrebbe spostarsi su altri piani.

È importante sottolineare che l’accesso ai social network è soggetto a forti limitazioni, e spesso bandito, in India come in altre parti del mondo.

In India, comunque, il fenomeno Tik Tok aveva costituito una rivoluzione culturale, accessibile a tutti.

The Wall Street Journal

Le alternative sul mercato e la mossa di Instagram e Youtube: Shorts e Reels

Il ban su Tik Tok ha pesato sui suoi fruitori per un periodo, poi la svolta. L’analista indiano Nikhil Pahwa, fondatore del sito MediaNama ha dichiarato:

Non appena TikTok è stato bandito si è aperta un’opportunità multimiliardaria. Molteplici start-up indiane sono state lanciate o si sono orientate per colmare il divario.

Tuttavia, questo successo nazionale ha avuto vita breve. Nell’agosto del 2020 Instagram ha avviato la funzione Reels, e un mese dopo YouTube ha mostrato gli Shorts.

L’impatto che Tik Tok ha avuto sulla popolazione dell’India, tanto per abbondanza demografica quanto per importanza sociale, non è comunque equiparabile alle recenti alternative.


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