Corruzione: in 4 mesi 600 segnalazioni di whistleblowing

di Christian Sangaletti
4 Min.

In occasione della giornata internazionale contro la corruzione, il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) Giuseppe Busia – intervistato dall’ANSA – ha segnalato che «sono già 600 le segnalazioni di whistleblowing trasmesse ad ANAC. Un numero significativo, destinato a crescere ancora di molto».

Cos’è il whistleblowing?

Per «whistleblowing» o «segnalazione di un presunto illecito» si intende il sistema di prevenzione della corruzione introdotto dalla legge 6 novembre 2012, n. 190 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione».

L’Italia e le segnalazioni di whistleblowing

Busia ha parlato dei passi in avanti fatti dall’Italia negli ultimi anni: «Dalla nascita dell’ANAC – avvenuta nel 2014 -, l’Italia è migliorata di 28 posizioni, in base alla classifica sulla percezione della corruzione stilata annualmente da Transparency International. Non bisogna però abbassare la guardia, o peggio, fare passi indietro. Abbiamo infatti parecchia strada da fare».

Nel report, l’Italia occupa la 41esima posizione con un punteggio di 56 su 100.

I Whistleblower e il Decreto Legislativo 10 marzo 2023

Il Presidente dell’ANAC ha parlato anche di whistleblower, termine con cui si intende «il dipendente pubblico che segnala illeciti di interesse generale e non di interesse individuale, di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro».

Nel marzo di quest’anno, in Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il Decreto Legislativo 10 marzo 2023, n. 24 che tratta dell’ «Attuazione della direttiva UE 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali».

Questa tutela, secondo Busia, «è alla base dell’aumento di segnalazioni degli ultimi mesi, dalla prossima settimana sarà estesa anche alle aziende private tra i 50 e 249 dipendenti che dovranno pertanto attivare un canale interno per la trasmissione e gestione delle segnalazioni».

Busia ha definito «leva fondamentale» i whistleblower: «Stanno conquistando spazio anche da noi: sono una leva fondamentale, non solo per far emergere corruzione e malaffare, ma anche per far crescere e migliorare l’efficienza del settore pubblico e di quello privato».


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