ChatGPT e’ stato usato per scrivere un sermone

di Daniele Schiappa
3 Min.

ChatGPT è usato ormai in tutto il mondo per diversi scopi: dal copywriting al problem solving, sono moltissimi i compiti che l’intelligenza artificiale riesce a svolgere ad oggi. A questi ora si aggiunge anche l’attività come pastore, virtuale ovviamente. L’ultima dimostrazione è stata in Germania, dove lo scorso 8 giugno un teologo e filosofo dell’Università di Vienna ha deciso di far scrivere e recitare a ChatGPT un servizio religioso per la Deutscher Evangelischer Kirchentag, convention per fedeli protestanti che si svolge ogni due anni in un luogo diverso della Germania.

Jonas Simmerlein – questo il nome del teologo e filosofo – ha detto all’intelligenza artificiale: «Siamo al congresso della chiesa, tu sei un predicatore… come svilupperesti un servizio in chiesa?», oltre ciò, alla creazione di Open Ai lo studioso ha fatto inserire nel sermone dei salmi, delle canzoni religiose e una benedizione finale. A parlare ai fedeli sono state invece 4 persone, create sempre dall’intelligenza artificiale e proiettate su un maxi-schermo.

Il servizio religioso – nonché esperimento – è stato un successo per due motivi: 1. il servizio è durato circa 40 minuti e l’intelligenza artificiale non ha fatto errori, nonostante la lunghezza del testo. 2. i fedeli accorsi per seguire questo evento sono stati talmente tanti che non entravano nella chiesa formando così delle file che proseguivano fuori dal luogo sacro. Solo una la nota negativa di chi era presente, il sermone se pur solido è stato senza emozione, «senza cuore» hanno detto alcuni fedeli presenti. Ma dopotutto, un robot non ha cuore, ne emozioni, quindi cosa ci può aspettare?

ChatGPT usato come prete, non è la prima volta

In Italia non e’ mai accaduto ma in Ungheria, a febbraio, un caso simile a quello che vi abbiamo appena raccontato è già avvenuto: precisamente in un piccolo borgo chiamato Domos. Qui un sacerdote si è affidato a ChatGPT per la predica domenicale. Il risultato è stato definito sia dal prete che dai fedeli incredibilmente realistico, ma allo stesso tempo spaventoso. «Non so se l’intelligenza artificiale sostituirà in futuro il lavoro dei preti. Dovremmo rispondere di no, ma non ne sono certo», ha detto il parroco in questione. E voi invece che ne pensate di ChatGPT? Lo ritenete utile per il vostro lavoro o pensate che in un futuro non troppo lontano vi sostituirà?

[Fonti: Il Sole 24 Ore, Quotidiano Nazionale, La Repubblica]

Di Daniele Schiappa


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