Bagni, treni e misteri: il fantastico viaggio dei rifiuti corporali

di Francesco Alessandro Balducci
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 4 Min.

Vi siete mai chiesti che fine fanno i rifiuti di scarico dei bagni dei treni? Probabilmente no. Ed è una cosa lecita, niente da obiettare in merito. Ma se qualcuno è così curioso…e ha così tanto tempo libero per porsi questi interrogativi, beh, la risposta potrebbe sconvolgerlo.

Partiamo dall’inizio, però. Il settore dei trasporti ferroviari si è evoluto e non poco, negli ultimi anni. Da locomotive a vapore su rotaie, che macinavano brevi tragitti in molte ore (con conseguente inquinamento alle stelle, poichè viaggiano totalmente a carbone) siamo arrivati a veri e propri razzi a livello del mare. In realtà anche a qualche metro in più in superificie, quando si arriva nelle zone di montagna. Ma questo è un dettaglio.

Quelle locomotive utilizzate da pochi sono diventate vere e proprie abitazioni su rotaie. Li si condividono viaggi e posti con centinaia di persone. Una sorta di condiminio che cammina, in breve. Ma un condominio in cui, francamente, pochi di noi verrebbero vivere. Perchè? Perchè avrebbero i bagni in comune!

Ebbene sì, come chiunque abbia viaggiato su un treno sa, i bagni a disposizione sono pochi, unisex e, soprattutto, alternati per carrozze.

Arriviamo al punto focale della discussione però. Perchè finora siamo solo alle porte del discorso che vogliamo trattare. Parlare subito di rifiuti corporali ci sembrava poco elegante. Una volta usufruito del bagno e aver tirato lo scarico, resta il dubbio su che fine facciano i rifiuti. Ebbene, molti lo sapranno, molti no, molti altri neanche se lo sono mai chiesti, ma finiscono sui binari. Kilometri e kilometri di binari di tutta Italia, ornati da rifiuti organici dei treni che ogni giorno attraversano la Penisola da sud a nord, da est a ovest.

Un piccolo problema per Trenitalia

Qualcuno potrebbe restare sconvolto a questa notizia e, francamente, noi non lo biasimiamo. Aldilà dell’ilarità che può provare (molta), la questione è molto più profonda. In Puglia, infatti, sono stati sequestrati ben otto treni, per complessive 30 carrozze, accusati di smaltimento illecito di rifiuti con gravissimo rischio igienico e ambientale. Infatti, queti treni sono forniti di un servizi che scaricava direttamente i rifiuti in terra, senza depurazione, non appena superati i 40 km/h.

Dal canto suo, la risposta di Trenitalia è stata una minaccia di far viaggiare senza disponibilità di utiizzare i bagni, invitando i passeggeri ad utilizzare i servizi igienici delle stazioni. Di fatto, non vige nessun obbligo di avere servizi igienici funzionanti, nei tratti a breve percorrenza. Nelle tratte racchiuse entro i 25 km, Trenitalia otrebbe spingere verso la chiusura dei servizi igienici. Resta, però, aperta la questione relativa al fatto che questi provvedimenti dovranno, a questo punto, essere utilizzati anche per i treni a lunga percorrenza. E se il divieto di usare il wc appare una soluzione impraticabile, resta però il fatto che i rifiuti di tali treni vengono comunque rigettati sui binari.

Ps: Se siete curiosi (e coraggiosi) vi lasciamo qua un video esplicativo.

Scritto da Francesco Alessandro Balducci


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