9 Ottobre, il punto della settimana: cos’è successo nel mondo?

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 6 Min.

Dall’Atlantico al Pacifico, le ultime notizie della settimana che si sta per concludere. Il mondo dal 3 Ottobre al 9 Ottobre 2022.

Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. L’Assemblea OSA in Perù, la Crimea e le tensioni nel mar del Giappone, che è successo fuori dai confini nazionali?

Vertice OSA a Lima: gli Stati americani si incontrano per parlare del futuro.

Si è aperta il 5 Ottobre la 52/a Assemblea dell’Organizzazione degli Stati americani a Lima, capitale del Perù. Dopo due anni di vertici virtuali, i 35 Stati indipendenti delle Americhe si sono riuniti di nuovo in presenza, con l’intenzione di discutere di alcuni temi importanti a livello internazionale. L’andamento della guerra in Ucraina si è affiancato alla questione dei diritti umani in Nicaragua, all’ambiente e alla crisi alimentare, nonché alla Colombia e ad Haiti. Gli Stati Uniti, rappresentati dal Segretario di Stato americano Blinken, hanno colto l’occasione per confrontarsi con un’America Latina molto diversa da quella dei decenni precedenti, considerando l’alto numero di leader progressisti arrivati al potere (Cile, Messico, Argentina, Colombia). Alla chiusura dei lavori dell’Assemblea, i membri hanno approvato “per acclamazione” una risoluzione concernente il deterioramento dei diritti umani in Nicaragua. “Cessare ogni azione violenta contro il popolo di Nicaragua” è la richiesta contenuta nella risoluzione nei confronti del governo nicaraguense, il quale è invitato al ripristino dei diritti civili e politici, nonché alla cessazione della repressione e degli arresti arbitrari che sta portando avanti giornalmente. Al Nicaragua è anche richiesta la garanzia d’accesso per le organizzazioni internazionali per i diritti umani (punto 3). Almagro, segretario generale dell’OSA, ha annunciato la chiusura del vertice su Twitter, menzionando anche Haiti e Colombia tra i punti importanti dell’agenda OSA. Haiti è infatti piombata nel caos nelle ultime settimane a causa degli scontri tra le gang armate che hanno ormai paralizzato l’intero paese, il quale potrebbe essere sull’orlo di un’ampia crisi umanitaria. Il Primo Ministro Henry ha inoltre chiesto l’intervento militare straniero per sedare il caos, ma le Nazioni Unite hanno sostenuto di non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale per ora. I prezzi del carburante alle stelle, il ritorno del colera (epidemia creduta debellata 3 anni fa) e la paralisi dei rifornimenti di fabbisogno giornaliero hanno messo il governo di Port-au-prince all’angolo, incapace di mantenere la situazione nazionale sotto controllo.

Crimea: l’esplosione del ponte Kerch e le rivendicazioni di Kiev.

Continua ad aumentare la tensione tra Kiev e Mosca, soprattutto dopo l’esplosione che ha coinvolto il ponte simbolo della presenza russa in Crimea. Un camion-bomba è esploso uccidendo tre persone e causando l’incendio di alcuni serbatoi di un treno merci in transito. Lo scambio di accuse tra Kiev e Mosca ha portato l’Ucraina a rivendicare l’attacco sostenendo che “è solo l’inizio”, a detta di Kiev tutte le strutture illegali vanno distrutte. La Crimea, da ricordare, è stata infatti annessa illegalmente alla Russia nel 2014, da lì le tensioni tra i due paesi sono aumentate fino all’invasione russa iniziata nel Febbraio 2022. La TASS ha riferito che il ponte è stato riaperto poco dopo al traffico leggero e che i lavori di ricostruzioni sono iniziati sin da subito. Putin ha istituito una commissione governativa per indagare sulle cause dell’incendio e ha riunito per domani il Consiglio di sicurezza di Mosca.

Mar del Giappone, crescono le tensioni tra Giappone, Corea del Sud e Corea del Nord.

Tokyo è in allerta da ormai una settimana, dopo che Pyongyang il 4 Ottobre ha lanciato un missile che ha sorvolato l’isola giapponese. Seul e Washington, condannando fermamente la provocazione nordcoreana, hanno risposto con delle esercitazioni militari lungo le coste. La Corea del Nord ha però continuato le provocazioni lanciando altri due missili verso l’est, il settimo e l’ottavo nelle ultime due settimane. Secondo la guardia costiera di Seul non sono stati riportati danni, ma la tensione è rimasta alta e non sembra decrescere, soprattutto a causa delle esercitazioni congiunte con gli Stati Uniti. La Corea del Nord aveva già lanciato un missile nel Mar del Giappone a pochi giorni dall’arrivo della Vicepresidente americana Harris a Seul, la scorsa settimana, come segno di avvertimento all’ingerenza statunitense nella regione coreana.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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