25 Settembre, il punto della settimana: cos’è successo nel mondo?

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 6 Min.

Dall’Atlantico al Pacifico, le ultime notizie della settimana che si sta per concludere. Il mondo dal 19 al 25 Settembre 2022.

Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. La Russia, l’Iran e la Corea del Nord, che è successo fuori dai confini nazionali?

Dalla mobilitazione parziale ai referendum condannati, come Putin porta avanti la guerra in Ucraina.

25 settembre punto della settimana

L’annuncio della mobilitazione parziale dei riservisti russi è arrivata il 21 Settembre mattina, indirettamente evidenziando le difficoltà che Mosca sta incontrando nella guerra in Ucraina. Usando ancora la dicitura “operazione speciale”, Putin ha richiamato alle armi migliaia di riservisti firmando un decreto con effetto immediato. L’annuncio arriva subito dopo quello delle regioni ucraine che in questi giorni hanno dato il via ai referendum (la quale democraticità è stata pesantemente messa in discussione) di annessione, nonostante la contrapposizione occidentale. L’Occidente si è schierato contro Mosca, considerando l’illegalità di tali referendum e sostenendone il non riconoscimento, oltre che ad aver messo in guardia la Russia sulle conseguenze che potrebbero scaturirne. Di sua risposta il Cremlino ha fatto sapere delle proprie capacità nucleari, le quali potrebbero inserirsi nel conflitto già dal prossimo mese, considerando il 30 Settembre lo spartiacque tra la “vecchia guerra” e la “nuova guerra” ucraina. Il riconoscimento delle regioni sottoposte a referendum provocherebbe l’immediata identificazione dei territori ucraini come terre russe, cosa che comporterebbe l’applicazione della Costituzione russa e la conseguente dottrina nucleare. Putin parlerà all’Assemblea Federale il 30 Settembre, tre giorni dopo la conclusione dei referendum; per gli analisti l’annessione dei territori e il blocco delle uscite per gli uomini in età di servizio (18-65 anni) sarebbero in agenda. La considerazione del Donbass e delle regioni di Kherson e Zaporizizhia come russe significherebbe una riposta decisa a qualsiasi attacco ucraino, che da “controffensiva” diverrebbe “attacco diretta contro la sovranità russa“. Nel corso di questi giorni i referendum procedono, nonostante le notizie arrivate non parlino di un voto democratico, ma di un voto costretto di squadroni militari. Nel decreto pubblicato riguardo la mobilitazione, l’Art. 7 non risulta essere presente, a causa di “sicurezza nazionale”, come ha fatto sapere Peskov (Portavoce del Cremlino). La situazione russo-ucraina si intensifica sempre di più, con due blocchi contrapposti che si mordono a vicende sempre più spesso.

Le donne iraniane e i veli tra le fiamme, cosa sta succedendo il Iran?

25 settembre punto della settimana

Sono almeno 50 i morti conteggiati dall’Iran Human Rights nei giorni di intensa protesta che hanno sconvolto l’Iran in questa settimana. La morte di Mahsa Amini, 22enne curda deceduta dopo essere arrestata dalla polizia morale per aver indossato male l’hijab, ha scatenato un’ondata di proteste in tutto il paese, represse violentemente dal regime di Teheran. L’Iran di Khamenei e di Raisi si trova davanti ad una sommossa generale che si intensifica sempre di più, tanto da portare il Presidente ultraconservatore iraniano a richiedere il pugno di ferro contro i manifestanti. La situazione in cui versa l’Iran si fa sempre più tesa, soprattutto a seguito della morte di un’altra manifestante, Hadith Najafi, simbolo delle proteste. Il pugno di ferro di Raisi si è abbattuto con violenza contro Najafi, la quale era divenuta nota per un video in cui si legava i capelli prima di scontrarsi con la polizia. Sono 1200 i manifestanti identificati e 700 quelli arrestati; l’Iran parrebbe pronto a schierare anche l’esercito.

L’avvertimento nord coreano alla visita di Kamala Harris a Seul, il Giappone denuncia.

25 settembre punto della settimana

La Corea del Nord ha lanciato un missile non identificato nel Mar del Giappone nella mattinata di Domenica 25 Settembre. Seul ha fatto sapere che è stato localizzato un missile a raggio corto, il quale è caduto in acque di competenza della Corea del Nord, fuori dalla zona economica del Giappone. Il gesto è stato considerato dalle autorità sud coreane e giapponesi come un “grave atto di provocazione“, il quale tentativo è quello di sfidare la Corea del Sud, che in questi giorni porterà avanti delle esercitazioni congiunte con gli Stati Uniti; il lancio è avvenuto anche in concomitanza con l’arrivo della vicepresidente Harris a Seul per una vertice istituzionale. Gli Stati Uniti hanno comunicato che il lancio del missile non ha minato l’incolumità del personale USA o dei suoi alleati.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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