21 maggio, il punto della settimana: cos’è successo nel mondo?

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 6 Min.

Dall’Atlantico al Pacifico, il punto della settimana che si sta per concludere. Il mondo dal 15 al 21 maggio 2023.

Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. Giappone, Sudafrica e Sudan, che è successo fuori dai confini nazionali? Ecco il punto della settimana!

Giappone: ad Hiroshima il summit dei Grandi

Era la mattina del 6 agosto 1945 quando la bomba atomica Little Boy venne sganciata sulla città di Hiroshima. Tre giorni dopo ne venne sganciata un’altra sulla città di Nagasaki. Così terminò la Seconda guerra mondiale, il più grande conflitto armato della storia.

A distanza di quasi 70 anni, i leader del G7 si sono incontrati proprio ad Hiroshima il 19 maggio 2023, città che riprende simbolicamente l’orrore della guerra, uno dei punti caldi affrontati dal Summit. I leader presenti in Giappone hanno dichiarato unità dinnanzi alla Russia, che continua la sua guerra contro l’Ucraina ormai da più di un anno. Smorzare le tensioni internazionali, ormai al massimo, è l’obiettivo principale nella ricerca della pace.

Il sostegno a Kyiv si è ritrovato anche nel lascia-passare che il Presidente americano ha dato agli altri Paesi riguardo la fornitura dei Jet F26, decisione che ha comportato un’ennesima minaccia del Cremlino. Contro Mosca sono state decise nuove sanzioni e, con Zelensky presente, si è rinnovata la vicinanza al popolo ucraino. Il Presidente ucraino ha proposto un Summit sulla formula di pace a luglio, mese da lui considerato perfetto per una “maggioranza mondiale”.

Dal Primo Ministro giapponese è arrivato inoltre un messaggio per le generazioni future, che non devono vivere la paura del nucleare. “Abbiamo la responsabilità di non perdere di vista l’obiettivo di un mondo senza armi nucleari, di continuare a chiedere un mondo senza armi nucleari” ha sottolineato, auspicando che questo diventi un obiettivo mondiale comune.

Sudafrica: Ramaphosa propone un piano di pace per Kyiv

Cyril Ramaphosa, Presidente del Sudafrica, ha annunciato la settimana scorsa una “missione di pace” con l’obiettivo di mediare sulla pace in Ucraina. Non si ha alcun dettaglio su quando questa avverrà, ma vedrà riuniti i capi di Stato di sei Paesi africani: Senegal, Repubblica di Congo, Zambia, Uganda, Egitto e, ovviamente, Sudafrica.

Entrambi i Paesi in guerra sembrano aver accettato la proposta, anche se è poco probabile che il piano di Ramaphosa possa avere risvolti positivi. Il Sudafrica punta a mantenere alto il non allineamento mantenuto dagli Stati africani sin dall’inizio del conflitto, auspicando però a ricevere assicurazioni sull’export di grano. La visita ad entrambi gli attori in conflitto servirebbe semplicemente a mantenere l’equidistanza dalla guerra e a riabilitare, in primis, quei Paesi che avrebbero fornito armi alla Russia (Egitto e Sudafrica).

Al contrario, sia Kyiv che Mosca cercano di ampliare il proprio ruolo in Africa, continente in cui la Russia cerca di eliminare il più possibile l’influenza occidentale.

Sudan: lunedì scatterà il cessate-il-fuoco

È stata mediata dagli Stati Uniti e dall’Arabia Saudita, con l’aiuto dell’Egitto, una tregua di sette giorni in Sudan. Le parti in conflitto (esercito e paramilitari RSF) avrebbero acconsentito ad una tregua a partire da Lunedì per permettere assistenza ai civili, soprattutto nella capitale.

Non è chiaro però se questa verrà rispettata, in quanto nelle settimane precedenti il cessate-il-fuoco è stato ripetutamente violato. Le trattative diplomatiche che vanno avanti da più di una settimana sembrano aver portato ad una decisione comune, che si spera rimanga tale nelle ore che vengono.

Attualmente il bilancio delle vittime tra i civili sfiora le 700 persone, mentre i feriti superano la soglia dei 5mila. Quasi un milione, invece, sarebbero gli sfollati che hanno abbandonato il Paese.

Fonti: ANSA, Il Post, Limes, Al Jazeera, Internazionale

Scritto da Emanuele Lo Giudice


Le foto presenti in questo articolo provengono da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se un’immagine pubblicata risulta essere protetta da copyright, il legittimo proprietario può contattare lo staff scrivendo all’indirizzo email riportato nella sezione “Contatti” del sito l’immagine sarà rimossa o accompagnata dalla firma dell’autore.

Articoli Correlati