1950: la “guerra dimenticata” di Corea

di Emanuele Lo Giudice
6 Min.

Il primo conflitto militare durante la Guerra fredda e le conseguenze che ne derivarono, cosa successe nel 1950 e cosa provocò la guerra di Corea?

Nel Giugno del 1950 le tensioni tra i due blocchi si ampliarono, in una terra lontana dal continente europeo, tolta dalle mani del Giappone alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La penisola coreana, precedentemente colonia giapponese, subì le conseguenze delle decisioni sovietico-statunitensi che vennero prese nel 1943 e nel 1945. Acuitisi gli attriti tra Mosca e Washington sul finire degli anni ‘40, la penisola coreana vide nascere un conflitto che quasi rischiò di innescare uno scontro globale. È una “guerra dimenticata” quella della Corea, forse proprio perché non ricevette mai un’attenzione mediatica ampia, nonostante abbia quasi portato la Guerra fredda ad una svolta drammatica.

La Corea tra USA e URSS

Con la Dichiarazione del Cairo del 1943, per la penisola coreana si previde un’indipendenza da raggiungere “a tempo debito”. Alla dichiarazione di guerra dell’’URSS al Giappone, le paure che l’Unione Sovietica potesse ottenere l’intero controllo della penisola spinsero Truman, Presidente americano, a proporre a Stalin un piano alternativo.

Truman propose una spartizione in due della penisola, con una linea di demarcazione al 38° parallelo, così che le due porzioni di terra potessero avere simile distensione. Stalin accettò le proposte americane, riuscendo a prendersi una porzione di terra senza confrontarsi militarmente e, soprattutto, senza distrarsi dal fronte europeo. Sconfitto il Giappone, la penisola coreana uscì dal periodo colonialista, iniziato nel 1905 quando divenne un protettorato di Tokyo (l’annessione definitiva ci fu nel 1910).

Una commissione speciale USA-URSS avrebbe dovuto controllare la penisola per cinque anni, con l’obiettivo di riunificarla e di indire elezioni ma gli attriti ampliatisi tra i due blocchi resero difficile raggiungere tale obiettivo. L’URSS non riconobbe l’autorità della Commissione, eliminando l’ipotesi delle elezioni, che vennero indette inizialmente solo nel Sud. Se a Sud nacque la Repubblica di Corea, con alla presidenza Rhee Syngman, al nord venne creata la Repubblica Popolare Democratica di Corea, con a capo Kim Il-Sung.

Lo scoppio del conflitto

Volendo riunificare la penisola, entrambe le porzioni spinsero perché ciò accadesse, generando un conflitto che in poco tempo si espanse in tutto il territorio. I sovietici evitarono di subentrare fisicamente, spingendo la Cina di Zedong a garantire i nordcoreani nella guerra appenna scoppiata. Sotto l’egida dell’ONU, una Forza multinazionale capeggiata dagli Stati Uniti si impegnò invece a garantire l’integrità del territorio del Sud. La Cina popolare, inoltre, non aveva infatti ricevuto il riconoscimento e al Consiglio di Sicurezza sedeva ancora la Cina di Kai-Shek (riparato a Taiwan).

L’invasione dal nord portò ad una veloce caduta di Seul, occupata dopo una settimana, seguita poi da quasi l’intero territorio del Sud. I militari sudcoreani erano infatti poco preparati e solo con l’arrivo della coalizione internazionale riuscirono a respingere l’invasione arrivando a superare il 38° parallelo. L’intervento della Cina di Mao ristabilì lo status quo ante, respingendo nuovamente i sudcoreani a sud del parallelo e provocando uno stallo nella guerra, conclusasi infine nel 1953 con l’armistizio di Panmunjom. Con la creazione di una zona demilitarizzata e la soddisfazione di statunitensi e cinesi, la penisola subì una divisa in due territori: Corea del Nord (Pyongyang) e Corea del Sud (Seul).

Conseguenze della Guerra di Corea?

Sebbene iniziata per la riunificazione della penisola, la guerra di Corea la divise definitivamente in due parti che, ancora ad oggi, trovano difficoltà nel relazionarsi pacificamente. Solo nel 2018 Seul e Pyongyang hanno avviato negoziati per porre “simbolicamente” fine alla guerra, dato che l’armistizio non venne mai ratificato.

La divisione regionale è ancora molto forte, soprattutto considerando la differenza dei regimi che vi si sono insediati. Al Nord il regime di Kim Jong-Un ha reso il Paese impenetrabile, dato il violento totalitarismo presente. Al Sud la democrazia si è consolidata solo nel 1978, dopo due colpi di Stato che ne hanno minato la stabilità.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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