16 aprile, il punto della settimana: cos’è successo nel mondo?

di Emanuele Lo Giudice
5 Min.

Dall’Atlantico al Pacifico, il punto della settimana che si sta per concludere. Il mondo dal 10 al 16 aprile 2023.

Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. Giappone, Sudan e Brasile, che è successo fuori dai confini nazionali? Ecco il punto della settimana!

Giappone: attentato a Premier Kishida, cos’è successo?

Un oggetto simile ad un fumogeno è stato lanciato contro il Primo Ministro giapponese Kishida, sabato mattina, durante un comizio. L’attentatore, un ventiquattrenne, è stato subito fermato. L’attacco è avvenuto alle 11.30 della mattina, mentre Kishida teneva un discorso nella città di Wakayama.

Kishida, vedendosi arrivare contro l’oggetto, sarebbe scappato pochi istanti prima dell’esplosione. Tale evento però non intaccherà i viaggi di questi giorni, che il Primo Ministro ha confermato, senza rimandarne alcuno.

Non si sono registrati feriti o decessi nell’area dell’esplosione, la quale è stata evacuata sin da subito. È un atto grave, quello dell’attentato, che si ripresenta nuovamente in Giappone per la seconda volta in un anno. 9 mesi fa, infatti, l’allora Primo Ministro Shinzo Abe fu vittima di un attentato nella città di Nara, che lo uccise. Il Ministro degli Esteri italiano, Tajani, atterrato a Tokyo per il G7 Esteri, ha espresso solidarietà al Giappone e vicinanza al Primo Ministro Kishida.

Sudan: già decine di vittime tra i civili, esplosioni in tutta la capitale

I colpi di artiglieria si sentono ovunque, ha fatto sapere un testimone presente nella capitale Khartum. Da due giorni il Sudan è nel pieno di un conflitto tra le forze armate e le forze di supporto rapido (Rsf). Entrambi si accusano di aver colpito per primi, sebbene le Rsf sostengano di essere state colpite da aerei stranieri.

Sono già un’ottantina le vittime civili, tra le quali rientrano anche tre impiegati dell’ONU, membri del personale locale stanziato nel Darfur. I combattimenti, che non accennano a diminuire, si stanno ampliando velocemente anche al di fuori della capitale.

Ad ora sono stati aperti dei corridoi umanitari, accettati da entrambe le parti, nonostante queste si siano riservate il diritto di rispondere al fuoco nemico. Per ora, comunque, sembra un golpe mancato, almeno considerando le smentite di una e dell’altra parte sulle aree conquistate. La prospettiva è che “ci vorranno giorni” perché gli scontri terminino.

Brasile: Lula incontra Xi Jinping

Il Presidente del Brasile Lula è volato a Pechino per incontrare il Presidente Xi Jinping, con il quale sembra intenzionato a rilanciare il “sud globale” e i BRICS per una nuova alleanza.

“Nessuno può impedirci di rafforzare ancora di più l’amicizia con i nostri amici cinesi” ha sostenuto Lula, domandandosi perché il commercio tra i due Paesi debba per forza avvenire tramite il dollaro. L’idea è infatti quella di sostituirlo con la moneta cinese, questione portata al tavolo dell’incontro assieme alla questione ucraina.

È di pace che Lula vorrebbe sentir parlare gli Stati Uniti, i quali sembrano invece voler fomentare la crisi ucraina. Così anche l’Unione Europea, sembra nel rispetto delle loro posizioni nella questione.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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