14 maggio, il punto della settimana: cos’è successo nel mondo?

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 5 Min.

Dall’Atlantico al Pacifico, il punto della settimana che si sta per concludere. Il mondo dall’8 al 14 maggio 2023.

Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. Ucraina, Bielorussia e Turchia, che è successo fuori dai confini nazionali? Ecco il punto della settimana!

Ucraina: Zelensky in viaggio per l’Europa, dopo Roma e Berlino vola a Parigi

“Vi sosteniamo tanto a lungo quanto sarà necessario” ha detto il Cancelliere tedesco Scholz a Berlino, dove il Presidente ucraino si è fermato in visita. La Germania ha espresso la sua vicinanza a Kyiv, promettendo sostegno vino alla vittoria contro la Russia. Così anche Meloni, la quale ha incontrato Zelensky a Roma, città blindata per tutta la giornata.

Meloni ha espresso la vicinanza italiana a Kyiv, auspicando ad una vittoria che “non sia una resa”. Per Zelensky la sconfitta russa è ormai “irreversibile”, soprattutto dopo la ripresa di diversi km quadrati nella città di Bakhmut, dove da più di otto mesi imperversa una battaglia pesante per il controllo di tale territorio, ritenuto strategico.

Gli incontri non si sono fermati ai capi del governo italiano e tedesco, in quanto Zelensky ha reso visita oltre che al Papa, anche al Presidente della Repubblica italiana Mattarella. France Presse informa invece che l’arrivo a Parigi è previsto nella serata di domenica 14 maggio.

Bielorussia: missili schierati ad Ovest per “prevenire attacchi”

La Bielorussia ha attivato i sistemi missilistici tattici sul lato occidentale del proprio territorio, ossia la porzione del Paese che confina con il territorio NATO. A dichiararlo è il Ministero della Difesa bielorusso, il quale avverto che i sistemi sono da oggi in assetto da combattimento.

“I sistemi Polonez e Tochka risponderanno immediatamente a qualsiasi aggressione contro la Bielorussia” ha sostenuto il commentato del canale televisivo del Ministero della Difesa di Minsk.

La tensione non sembra affievolirsi, soprattutto a causa dell’irremovibilità di Mosca e del Cremlino, che ha sottolineato nuovamente negli ultimi giorni che “Kiev è sponsor statale del terrorismo”.

Turchia: alle elezioni Erdogan primeggia ancora, almeno dai primi scrutini

“Se perdo le elezioni lascio il potere” aveva sostenuto giorni fa il Presidente turco Erdogan, guardando all’ipotesi futura di una possibile perdita alle urne. Non sembra comunque la strada che la Turchia sta prendendo in queste ore. Urne chiuse e primi seggi scrutinati, il Presidente in carica Erdogan sembra primeggiare con più del 50% di voti. L’affluenza ha raggiunto il 90%, una percentuale altissima, che però non sembra essere stata manomessa, almeno dalle analisi fatte in giornata.

Kilicdaroglu, principale sfidante di Erdogan, è fermo al 40% dei voti, sicuramente una percentuale da non sottovalutare … almeno in prospettiva futura. Alle elezioni parlamentari, invece, l’opposizione è ferma ad un 20%, poco meno di 150 deputati eletti. Seguiranno aggiornamenti a scrutini conclusi.

Fonti: Ansa, Reuters, Euronews, Il Post, Open

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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